Da Ponferrada a Villafranca del Bierzo.
Da Villafranca del Bierzo a O Cebreiro.
Dalle pietraie delle mesetas al verde rigoglioso del Cebreiro, dalla Castiglia e dal Bierzo alla Galizia, questa parte del cammino mette a dura prova la forza di adattamento climatica, orografica, e soprattutto le gambe che, giunte al seicentotrentesimo chilometro, provano a protestare.
Per fortuna ci sono varie forme di doping, parliamo di quelle lecite, a venirti incontro. Una di queste è quella che chiamo “musica inusitata” cioè quella musica che calpesta ogni tuo gusto, ogni tua storia, ogni tua memoria eppure ti spinge. Vi faccio l’esempio di oggi, mentre ero alle prese con un dislivello in salita di 1.015 metri su una tappa di 28,2 chilometri: mica bambole spettinate. Il mio doping di oggi è stato questo (ascoltatelo se ne avete il coraggio). Una cosa che non c’entra nulla con la mia ostentata raffinatezza di gusti musicali, con quello che chiamiamo background (o forse freudianamente sì). Un’unica infilata di pattern sempre uguali dove il ritmo prevale su ogni significato o forse è esso stesso significato: chi l’ha detto che la mente non ami il junk food? E soprattutto che non le faccia bene ogni tanto?
Oggi sono finito ad adagiare le mie membra in un agglomerato di case, tra cui l’affittacamere che mi ospita (un tipo gentilissimo) e un bar che si spaccia per ristorante, quattro chilometri fuori dal Cammino: il che significa che tra oggi e domani dovrò percorrere otto chilometri in più (due ore). Nel presunto ristorante una ragazza che giustamente vorrebbe essere altrove anziché spazzare, servire ai tavoli, prendere ordinazioni con un’insofferenza che non posso che capire e giustificare, mi porta una cena che in altri ambiti mi farebbe scappare a zampe levate. E invece mangio e ringrazio, ringrazio a vuoto perché lei si rifiuta di capirmi, unico esemplare di spagnola che rifiuta l’italiano (dell’inglese manco a parlarne). Anche qui, in altri ambiti mi sarei lasciato prendere da un attacco Torquemada, ho il mio rimedio magico. La “musica inusitata”. Infilo auricolari e scrivo queste righe.
Prego che il doping valga anche per l’apparato digerente.
17 – continua
A questo argomento è dedicato il podcast in due puntate “Cammino, un pretesto di felicità” che trovate qui.