Un estratto dall’articolo di oggi su la Repubblica
Caro futuro segretario del Pd siciliano, tra tre giorni lei sarà sulla sella del partito più indomabile della Sicilia. Con una particolarità tutta sicula (noi siciliani adoriamo inventarci pieghe di singolarità nelle quali nasconderci): la vita del partito democratico è l’unico rodeo in cui i calci in pancia non li prende il gaucho, ma il pubblico.
Io c’ero, sulle gradinate, quando nel 2008 voi annunciaste un’opposizione durissima al governo di Raffaele Lombardo. Non mi piaceva troppo il centrodestra pigliatutto, ma soprattutto avevo la sensazione che la concezione autonomistica di Lombardo e dei suoi ideologi etnei fosse di tipo domestico: della serie, ognuno nelle sue pentole ci mette quello che vuole, a patto che la spesa la faccia qualcun altro. E siccome la Sicilia aveva già dato da mangiare a troppi scrocconi, decisi di votare per il Pd. Continua a leggere Caro futuro segretario del Pd siciliano