Camorrista o no, il deputato del Pdl ed ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro è la rappresentazione più luminosa, esplicita e inequivoca dell’eccezionalità della politica italiana. I giudici ne hanno chiesto l’arresto per appalti sospetti ad aziende legate a quei galantuomini dei casalesi, ma non è questo a destare stupore e/o indignazione. L’atroce rovello che divora noi comuni mortali, non camorristi non raccomandati non scodinzolanti non corrotti non furbastri, è concentrato tutto in un dubbio: come ha fatto Totò a imitarlo con mezzo secolo di anticipo?
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Annunciazione, reincarnazione
Il 66 per cento degli elettori del Pdl vuole Marina Berlusconi in campo. Il restante 34 per cento non crede nella reincarnazione.
Ho scoperto chi mi uccise sul web, e mi viene da ridere
Ci sono voluti più di due anni, ma alla fine le indagini hanno prodotto un risultato. E’ stato identificato il killer mediatico che nel gennaio 2011 mi uccise sul web: ora è indagato per diffamazione. Un sicario scarso e alquanto stupido dato che la mia resurrezione avvenne entro poche ore e che le tracce da lui lasciate erano imbarazzanti proprio perché si tratta di una persona che per mestiere si occupa di web (non vorrei essere nei panni dei suoi clienti).
Come si intuì subito, costui aveva qualcosa in comune con una graziosa esponente del Pdl campano di cui avevo garbatamente parlato qualche mese prima. Ieri, dopo che il mio avvocato mi ha comunicato il nome dell’indagato (come da mio diritto), sono bastate un paio di ricerche sul web per capire chi è questo personaggio. Di più, al momento non posso dire. Però prometto di raccontarvela tutta, la storia, non appena gli atti saranno resi pubblici: ci sarà da divertirsi, ve lo assicuro.
Non ha pagato, per un Pelino…
Paola Pelino, senatrice del Pdl (naturalmente), ha cercato di non pagare vestiti da lei ritirati presso una boutique. Ora i giudici le impongono di saldare il conto: undicimila euro.
Lei si difende: “Non mi hanno fatto lo scontrino”. Che è come dire: c’è sempre un buon motivo per rubare. Ma la frase di maggiore effetto che la senatrice tira fuori, è una delle seguenti. Provate a indovinare quale.
1) E’ un complotto della Boccassini, gelosa della mia eleganza.
2) In fondo i vestiti erano brutti.
3) Il bonifico deve essere rimasto impigliato alle Cayman.
4) Ho restituito i vestiti perché li ho visti addosso alla Santanché.
5) Pagherò, lo giuro sulla testa di Bersani.
6) E’ tutta una montatura dei giornali di sinistra.
Comunista del cazzo
Schifo a TE comunista del cazzo! Com’è che la bagarre del Monte dei Paschi di Siena viene coperta sistematicamente (tanto per fare un esempio)?? E si vede “consulente per un grande gruppo editoriale italiano” montato del cazzo che sei bene sovvenzionato dai comunisti TU stai bene ovviamente, e chi se ne frega degli altri!
E poi ci chiediamo chi è che li vota quei quattro individui che travestiti da parlamentari vanno a occupare un palazzo di giustizia.
(Commento arrivato ieri a questo post)
Schifo
Quando il senso del ridicolo non ha più confini e il grottesco assoluto bussa alla porta del diritto di cronaca vuol dire che si è messi veramente male. Perché è difficile immaginare un’Italia rappresentata da deputati, come quelli del Pdl, che si muovono in massa per occupare un tribunale dello Stato in difesa del loro padrone. Siamo all’atto finale di una messinscena che sino a qualche giorno fa poteva anche farci sorridere, ma che adesso si disvela in tutta la sua pericolosità.
Lo scollamento tra realtà oggettiva e realtà politica tocca oggi un livello mai raggiunto prima. Al confronto, la famosa certificazione governativa secondo la quale Ruby era la nipote di Mubarak è una barzellettina da coda alle Poste. E ciò che indigna ancor di più è che i protagonisti sono sempre gli stessi gaglioffi: per costoro, che sono in Parlamento solo perché scelti e prescelti dal padrone, un deputato della Repubblica non deve tenere conto delle leggi e delle regole comuni, ma può muoversi e battersi in nome di un mondo virtuale nel quale tutto è possibile per pochi eletti e nulla è dovuto al resto dell’umanità.
Il sistema dei valori, inteso come patrimonio comune, può andare in putrefazione. A costoro interessa solo la freschezza delle menzogne (se ne sfornano ogni giorno di nuove) sulle quali il loro partito ha costruito il disastro italiano.
Occupare (anche pacificamente) un palazzo di giustizia, soprattutto se si è rappresentanti delle istituzioni, è una bestemmia nel tempio, un oltraggio alla democrazia. E’ un atto da ultras prezzolati che suscita vergogna. E schifo.
L’orgoglio del coniglio
Alfano ha l’orgoglio del coniglio scampato al forno. #elezioni2013 #spoglio2013
— gery palazzotto (@gerypa) 25 febbraio 2013
Mignotte
Le liste del Pdl mi fanno venire i conati di vomito, Berlusconi ha ricandidato i soliti, con operazioni incomprensibili come mettere la Polverini nel Lazio. Non siamo mica nati ieri e sappiamo che ha candidato di nuovo delle mignotte. È cambiato troppo poco rispetto alle aspettative, la serietà delle persone è importante. Un censimento è difficile e vedendo le liste, volando basso, mi sono saltati agli occhi i nomi di una decina di mignotte, intese come persone che si adattano a fare qualsiasi cosa, che fanno quegli esercizi che non sono titolo di merito. Non è che se io faccio una scopata allora merito un aumento di stipendio.
Non lo dice Beppe Grillo. Né lo scrive Marco Travaglio. Non lo afferma Gianfranco Fini. Né lo manda a dire Antonio Ingroia.
Lo dice Vittorio Feltri, che dalla famiglia Berlusconi riceve un lauto stipendio.
Band of bandits
Da appassionato di musica mi sono chiesto: se, con la massima libertà, dovessi paragonare una formazione politica a una band, come mi comporterei? Ci ho dormito su un paio di notti e poi dal taccuino accanto al comodino sono venuti fuori questi accoppiamenti.
Giudicate voi.
Pdl – Duran Duran: in fondo c’è un brano per ogni stagione.
Pd – Simon & Garfunkel: si sta sempre un passo indietro rispetto all’entusiasmo.
Movimento 5 stelle – Muse: la tecnologia aiuta, eccome.
Lega Nord – Status Quo: l’ignoranza purtroppo non è un freno.
Udc – Gipsy King: ne esistono in giro una decina di versioni ufficiali.
Fli – Lynyrd Skynyrd: la fortuna sta nella loro disgrazia.
Agenda Monti per l’Italia – Steve Miller Band: il solista si è fatto banda, e non è finita…
Rivoluzione Civile – Art of Noise: poca musica, molto noise.
Italia dei valori – Steely Dan: uno solo suonava, gli altri a scrocco.
Questioni tecniche (e criminali)
Questioni tecniche, me le ha riconsegnate
Così il senatore del Pdl Nitto Palma ha giustificato il fatto che il deputato inopinatamente a piede libero Nicola Cosentino, arrabbiato per il no del Pdl alla sua candidatura, si è preso le liste della Campania e se l’è portate via.
Questioni tecniche.
Nel fumoso mondo del politichese, ieri si è registrato un record di falsità. Rivestire di velluto un mucchio di fango e spacciarlo per una palla da bowling ultra-silenziosa è un’operazione tecnicamente plausibile, basta crederci.
Nel partito in cui il possibile è indecente e l’impossibile è inesorabilmente possibile, ci mancava solo il ricatto a viso aperto e lo scippo della borsa.
E’ sbagliato ipotizzare, dentro e intorno al Pdl, chissà quali patti scellerati, deviazioni morali, alti livelli di criminalità organizzata. E’ solo delinquenza comune.