Camorrista o no, il deputato del Pdl ed ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro è la rappresentazione più luminosa, esplicita e inequivoca dell’eccezionalità della politica italiana. I giudici ne hanno chiesto l’arresto per appalti sospetti ad aziende legate a quei galantuomini dei casalesi, ma non è questo a destare stupore e/o indignazione. L’atroce rovello che divora noi comuni mortali, non camorristi non raccomandati non scodinzolanti non corrotti non furbastri, è concentrato tutto in un dubbio: come ha fatto Totò a imitarlo con mezzo secolo di anticipo?