Nobel

barackobama

La Storia ha i suoi tempi. Non vi pare che con l’ottimo Obama si stia correndo un po’ troppo?

Gds, larga la banda stretta la via…

gds

Pare che la lungimirante direzione del Giornale di Sicilia abbia finalmente l’intenzione di riattivare il sito internet del quotidiano. Il giornale di Palermo rappresenta un caso singolare nel panorama editoriale italiano: infatti è forse l’unico dei quotidiani di grande tiratura ad aver abolito il proprio portale, oltre quattro anni fa. E ciò nonostante la crescente fiducia dei lettori nei confronti del mezzo internettiano, la diversificazione degli investimenti delle grandi aziende, le nuove strategie delle concessionarie di pubblicità, la concorrenza agguerrita di altri siti di informazione e, soprattutto, nonostante un inopinato posizionamento nel web che frutta al Gds migliaia di visitatori nonostante il sito sia cieco e muto (ieri erano 1.775, ma ad esempio l’8 settembre erano poco meno di 5.000).
Il nuovo progetto del Giornale di Sicilia online dovrebbe avere qualcosa e/o qualcuno in comune con quello della Stampa.it e i contenuti potrebbero essere affidati a un service esterno costituito da ex collaboratori del quotidiano.

P.S.
L’immagine sopra riproduce parte della ultima home page del vecchio sito del Gds, poche ore prima della sua fine.

Facce

Belrusconi Obama

Ci penso da un po’ e ora lo scrivo: guardate bene Barak Obama, vi sembra particolarmente contento?

Il complottino

Fateci caso – e mi scuso per la monotematicità del blog di questi ultimi giorni – ma il primo accenno che il sindaco di Palermo fa per imbastire una tela di discolpa, arriva dritto ai suoi compagni di partito.
Come?
Lui si affida a un lavoratore della Gesip che dovrebbe far ben altro anziché badare al suo panfilo con tutto il casino che ne consegue, e la colpa andrebbe cercata tra quattro berlusconiani (più o meno titolati) il cui unico impegno è decidere se fabbricare il nuovo giocattolo del Partito del sud o assecondare i misteriosi piani di un presidente della Regione unto dal dio dell’Etna?

Punti di vista

Meglio così?

ri-dritto

O così?

dritto

I tempo delle mele e quello dei pisellini Findus

mani

In caso di matrimonio mancato o sepolto c’è una convenzione con la quale fare i conti. Che riguarda la “carica” del partner nelle occasioni in cui chiamarlo per nome non basta.
Compagno/a? Uomo/donna? Fidanzato/a?
Io mi sono fatto un’idea che provo a schematizzare (al maschile, per praticità).
Compagno. Indica prevalentemente il successore del marito. O, quando non si è più giovanissimi, tende a definire una scelta che si presenta come definitiva (“Non conosci ancora il mio compagno?”).
Uomo. E’ un po’ come la crema neutra per pulire le scarpe: va sempre bene anche se non sempre funziona. Trasuda possesso sessuale (“Ecco il mio uomo”).
Fidanzato. E’ la freschezza eterna dei pisellini primavera Findus. Va bene per tutti, un po’ meno per chi si ritrova con una figlia di 50 anni che presenta il suo pensionato preferito come se fosse un frutto del tempo delle mele (“Mami/Papi, ti presento il mio fidanzato”).

Prove di Libero dialetto

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Libero.it sta pensando a una home page in dialetto?

Grazie a Raffaella Catalano.

Feltri, provocatore oppure omologato?

Vi pongo una domanda: credete davvero che Vittorio Feltri sia un provocatore, un giornalista senza padrone, una scheggia impazzita nel panorama editoriale italiano?
Oppure ritenete che non faccia altro che assecondare i gusti, le aspettative e persino le pulsioni dell’elettore medio, e per questo motivo rappresenta il più omologato tra gli omologati direttori di testata italiani?

Lo capisco, alla fine le domande sono due. Però riconducibili a un unico dubbio: Feltri c’è o ci fa?

Te lo dico in edicola

Il Corriere della Sera prova a usare il sito come vetrina per il cartaceo.

Democrazia in Super8

Pare che la trasmissione Report, di Milena Gabanelli, sia a rischio per la prossima stagione di Raitre.
Piaccia o non piaccia, Report è uno dei pochi spazi di inchiesta (forse l’unico) sulle reti televisive italiane. Abbatterlo significherebbe tranciare l’ultimo cavo di collegamento con una simil-democrazia catodica che ci illude, riempiendo i pixel delle nostre speranze su schermo con denunce motivate e pentole scoperchiate.
Non v’è certezza di un’alba uguale per tutti in questo Paese, però in certi contesti e con un’adeguata dose di suggestione ideologica è ancora possibile immaginare tinte fosche per i malvagi e l’opposto per tutti gli altri. Report, nell’infelice mondo del telecomando, è stato per molti di noi un “aiutino”: il cicchetto giusto, la buona boccata, l’abatjour accesa, la dritta amichevole.
Ora, con una manovra complessa e scontata al tempo stesso, si ipotizza un azzeramento della trasmissione.
Se per tornare alle sane visioni notturne è necessario riesumare il Super8, io sono pronto: in cantina ho ancora un proiettore Silma che promette i grandi numeri di un’anzianità felice.  Spero che la Gabanelli si adegui (per il Super8, non per l’età).