Prove di Libero dialetto

libero2

libero1

Libero.it sta pensando a una home page in dialetto?

Grazie a Raffaella Catalano.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Prove di Libero dialetto”

  1. Mi… ero dentro un bar, bevevo un caffè con il mio futuro marito. Alla tv trasmettevano le immagini, sembrava un videogioco, qualcosa difficile da credere. Ricordo bene le nostre facce riflesse ad uno specchio.

  2. Ieri a un tg sono incappato in un servizio sul prossimo tg padano. Il conduttore aveva l’aria a) di sentirsi molto imbarazzato b) di non sapere bene il proprio dialetto c) di non vedere l’ora di usare qualche parola italiana al posto di quelle che non gli venivano. Poi hanno fatto sentire anche la segreteria telefonica della redazione. Alla frase che suonava pressappoco “schiscia el butùn” (premi il tasto, suppongo) non ce l’ho fatta e sono esploso in una risata. Propongo di adeguarci e di tradurre nel proprio dialetto i commenti ai post.

  3. Ajeri incucciavu un sirbiziu ca parrava ‘ru tg padanu. Chiddu ca liggieava i notizie parieva ca: primu) s’affruntava. Secunnu) ca unnu sapieva mancu iddu chiddu ca avieva a ddiri in dialetto ri ‘dda… ‘ra… padania, o comu schifiu ci ricinu. Tiearzu) parieva ca iava circannu i paruoali italiani picchì chiddi padani ‘un ci vinievanu. Poi ficiru siantiri puru ‘a segreteria telefonica ca ci rispunni ai cristiani ‘ru pubblicu. Quanno rissiru “sciscia el butùn”, ca viene a ddire a ttipo: ammacca ‘u buttuni, minkia, mi futtivu i rririri. L’hamu a ffari puru nuavutri? Amunì!

  4. @il cacciatorino:
    Geniale! Sono di parte ma… geniale.
    Gggeniale. Sugnu to mugghieri, ma… gggeniale. (mi adeguo…)

  5. Il famoso letterato della Broscia, se va avanti così, lo faranno ministro della cultura del prossimo stato indipendente di Sicilia. O magari degli affari esteri. E andrà in Padania con uno stuolo di diplomatici. A parlare di export di meusa e di protezionismo in materia di sasizza con finocchietto.

  6. Traruzzuani nustrali: U’ spiertu ra Broscia, ri stu passu, u fannu ministru ‘ra cuirtura ‘ra Sicilia ‘ndpindieanti. Opuro ci runanu ‘a-ffari ieastiri. E chiddu sinni va ‘dda fuara, ‘nna Padania, chi ddiplomatici pi’ discurririsilla: ca s’hannu a-ccattari a mieuvusa cu scuntu e nuavutri nn’hamu a manciari sulu sasizza nustrali – no i frustell ri iddi ‘dda ‘ncapu – chidda ‘npietra, però, ca’ finucchina, sinno finiu. Chistu è l’ultimu comunicatu ra Sicilia ‘ndipindieanti, ca ggià m’abbutto, e fuarsi puru a vuavutri.

  7. Una domanda sola Mister Cacciatorino: i vari assessori, ministri, diplomatici e ambasciatori di “cuirtura” della Sicilia “nnipennenti” con i corrispondenti pari grado della libera terra di Padania come parlarenno fra loro?
    A gesti? Sarà d’obbligo nelle scuole il linguaggio dei sordomuti?

  8. @fm: spero mi perdoni la risposta greve, ma è scritto, nero su bianco, nello statuto della prossima confederazione.
    Comunicheranno a rutti.
    E’ questo un linguaggio nel quale entrambe le attuali rappresentanze, come si può sovente constatare dalle loro apparizioni pubbliche, eccellono. Sono previsti corsi di aggiornamento di due tre giorni, con supporti tecnici all’avanguardia: birre locali e stuzzichini pesanti. E si stanno formando nuove leve.

  9. Ah – e non le suoni Strano – la bandiera sarà di mortadella. Un vessillo che ha già fatto orgogliosa mostra di sé nelle aule parlamentari.

  10. A questo punto non mancano che i peti da introdurre nello statuto. Da usare con moderazione per via dell’inquinamento ambientale già compromesso dalla enorme quantità di rifiuti solidi inurbani (sottospecie homo flatulens)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *