Silvio Berlusconi non contento degli sfaceli ottenuti con “Forza Italia” ha deciso di fondare un nuovo partito degli onesti chiamato “Italia Pulita” che porterà un ventata di aria fresca nel noioso panorama politico italiano zeppo di professori che non raccontano manco una barzelletta e di ministre che non hanno neanche un calendario alle spalle e che raggrupperà volti nuovi possibilmente attaccati a corpi sinuosi ispirandosi a valori come l’onestà e la rettitudine di cui notoriamente lo stesso Berlusconi è portabandiera nazionale insieme con l’angelico Marcello Dell’Utri che ha confezionato il nuovo prodotto elettorale e l’integerrimo Guido Bertolaso che sarà il talent scout della nuova formazione che visti i presupposti avrebbe potuto benissimo essere chiamata “Italia Punita”.
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Il salvatore salvato dalle macerie
Il trailer promette bene.
Freelance
La farsa del presunto freelance che provoca il premier, con tanto di rissa col ministro, è il classico specchietto per le allodole.
E dire che Berlusconi aveva un’occasione preziosa: dimostrare la sua infinità bontà davanti al comunista di turno (per giunta un po’ strambo) liquidando la domanda su Bertolaso con una risposta stereotipata delle sue. Invece si è irrigidito ed è caduto nella trappola della provocazione in stile Bar dello sport: quando il tasso alcolico sale, si alza la voce e si tirano giù mogli, santi e parenti del sindaco. Il premier non aveva bevuto (l’alcol è in conflitto col Viagra) però l’adrenalina fa brutti scherzi.
Alla fine l’indignazione, i commenti e le esecrazioni sui media delle allodole si sono raggrumate attorno alla domandina del freelance e ci si è distratti dall’attacco governativo a giudici e radicali, dall’annuncio di una manifestazione di piazza ad opera della maggioranza (!!!) e dall’approvazione dello scudo per premier e ministri in caso di provvedimenti giudiziari.
Non sono un complottista però mi pare che in questo caso ci sia materiale su cui riflettere.
Furbo al 101 per cento
Se uno opera bene al 100 per cento e poi c’è l’uno per cento discutibile, quell’uno va messo da parte.
Silvio Berlusconi spiega quella che Ezio Mauro definisce come “nuovissima concezione della legalità a percentuale”.
Un altro mondo
Non credo agli extraterrestri, però credo di vivere in una realtà che è popolata da alieni. E’ il mondo del centrodestra, un mondo che purtroppo confina col mio. Lì, il capo della Protezione civile è nei guai per aver scambiato – secondo l’accusa – scopate con favori. La sostanza e l’ambito del reato sono odiosi ancor più che nella corruzione classica con la mazzetta o col conto cifrato in Svizzera. I soldi incarnano la debolezza di molti, il sesso pagato coi soldi degli altri incarna la debolezza di chi si sente forte, intoccabile in un gioco abietto, tribale, diciamo anche crudele.
Nel mondo del centrodestra tutto questo non incontra mai una censura. Secondo la versione ufficiale, che si discosta dalla realtà come velina impone, si tratta di errore giudiziario, di congiura, di campagna d’odio, di manovra politica, di sgambetto, spintone, fallo.
Fallo sì, e non subìto ma sguainato. Altro che presunzione di innocenza: per il premier quando si finisce sotto le grinfie dei magistrati – e per questioni di sesso, per giunta – ci vuole la presunzione e basta: il capo della Protezione civile è un eroe e basta!
Rapido cambio di scena.
Dall’Abruzzo, dalla Maddalena e altri scenari di appalti più o meno urgenti ci spostiamo a Palermo.
L’Amia, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, è in coma: il tribunale fallimentare ha dichiarato lo stato di insolvenza. Il sindaco Diego Cammarata, che di quell’azienda ha protetto (anche con qualche bugia) i personaggi più discussi, anziché ammettere in extremis una certa sottovalutazione del problema e un po’ di leggerezza nello scegliere gli uomini/amici da piazzare nei ruoli chiave, s’inventa una piroetta da circo sul ghiaccio: “Io ho vinto la mia sfida”, dichiara dopo il responso dei giudici.
Come? Quale sfida?
“In questi mesi abbiamo operato con tenacia e caparbietà per mettere ordine nei conti e nei servizi dell’Amia e ci siamo riusciti”, scrivono i suoi addetti stampa.
Insomma, Cammarata canta vittoria dopo una sconfitta, come un gallo insonne che spara il suo chicchirichì nel cuore della notte.
Solo che il gallo sa di essere un pollo tra i polli, Cammarata è convinto che i polli siano solo gli altri.
Il bene del Paese
Berlusconi difende Bertolaso (nessuno dei due si vede nella foto perché al momento dello scatto erano entrambi impegnati a fare il bene del Paese).
Assicurazioni
Poche parole
di Raffaella Catalano
Il sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso giungerà oggi a Palermo, dove presiederà in Prefettura un vertice con tutte le istituzioni interessate. Lo stesso Bertolaso ha dato assicurazione della sua presenza al sindaco di Palermo, Diego Cammarata.
Staremo a vedere se il sindaco di Palermo darà assicurazione della sua presenza a Bertolaso…
Disastri e rimedi
La vignetta è di Gianni Allegra.