Mestieri diversi

Che il Tg1 di Minzolini sia il peggiore dell’era moderna, non ho dubbi. Che le epurazioni dei giornalisti siano una pratica barbara, idem. Ma che si debba fare una battaglia per riportare una professionista (pur seria e preparata) come Tiziana Ferrario alla conduzione di un telegiornale, mi pare troppo. Un direttore avrà pur diritto di provare volti nuovi. E la brava Ferrario avrà pure la possibilità di esercitare il suo mestiere scrivendo, viaggiando, raccontando.
In fondo, un mezzobusto è la versione seduta di un bravo presentatore. Quello del bravo giornalista è un altro mestiere.

Busi e abusi

Tutto mi aspettavo nella mia vita, tranne che sentire quattro parole sensate in un reality.

Aggiornamento. Il video è qui e offre molti spunti di riflessione.

P.S.
Ad onor del vero non le ho ascoltate, ma lette. Però mi ritengo soddisfatto (e sorpreso) lo stesso.

Presi per il culatello

Il blocco dei talk show per precauzioni elettorali sarebbe una cosa ridicola se fosse solo una tipica questione di lana caprina italica. Invece sul web c’è ormai un bel palinsesto che va dal Corriere a Repubblica, con editorialisti, anchorman e direttori che parlano di tutto ciò che è “proibito”, cioè dell’arroganza (penale?) del premier, della abnegazione dei suoi cortigiani e del suo personalissimo sistema di potere: badate bene, cose utili da sapere quando si avvicina una consultazione elettorale. Quel che è uscito dalla porta (tv) è rientrato dalla finestra (internet).
La questione transita quindi dal ridicolo all’irritante, come irritante è qualunque tentativo di prendere per il culo gli spettatori paganti. Perché noi abbonati alla Rai – ovvero noi che versiamo il pizzo alla Rai – non abbiamo avuto alcuno sconto sul canone: quindi non ci piace che ci tolgano i programmi come se niente fosse.
Se dal salumiere io pago un etto e mezzo di culatello, voglio il culatello e non accetto che mi si dia invece il salame Napoli né che si truffi sul peso. Ma i salumieri generalmente sono persone serie.

Dottore

Perché in tv e sui giornali i magistrati sono gli unici ai quali gli intervistatori si rivolgono chiamandoli “dottore”?
Ho visto Nobel chiamati per cognome e medici chiamati genericamente con un “senta”…

Cantatemele

Per la prima volta quest’anno sono riuscito a ignorare del tutto il Festival di Sanremo: nel senso che non ho neppure acceso il televisore. Spero di resistere sino alla fine: non a caso mi invento impegni lavorativi in prima serata.
Però, siccome non sono un virtuoso, devo ammettere che un po’ di curiosità c’è.
Ditemelo in un orecchio: che mi sono perso sinora?

Chiuso per ferie elettorali

L’attimino fuggente
di Giacomo Cacciatore

In Italia si dice: “ciurlare nel manico”. A Palermo, “andarci con la minutidda”. In entrambi i casi, il significato è pressappoco questo: cercare di ottenere qualcosa in modo subdolo, con piccole mosse strategiche, meglio se invisibili, senza dichiarare la sostanza del proprio intento.
Ho l’impressione che l’ultima trovata del governo e commissioni di sorveglianza accluse in materia di “par condicio” Rai siano proprio questo: un modo di ciurlare nel manico. O di “andarci con la minutidda”. L’obiettivo non dichiarato ma immaginabile? A mio parere, quello di creare un precedente. E si sa, dal precedente al permanente il passo è spesso breve. Sarà dietrologia, ma penso che se oggi si può inibire l’aspetto informativo di trasmissioni come “Annozero”, “Report”, “Ballarò” e persino “A sua immagine” (scandaloso il caso della commemorazione di Bachelet che non andrà in onda) in nome di una fantomatica equidistanza e in vista delle elezioni regionali, non è detto che il cartello “momentaneamente chiuso” per le ferie elettorali non resti appeso anche domani. E per sempre.

Ad aggressione avvenuta

Ad aggressione avvenuta, alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine si sono avvicinati alla giornalista fornendole le indicazioni per il più vicino commissariato di polizia dove sporgere denuncia.

Ieri quell’imbecille di Gabriele Paolini, nel corso di una delle sue violente incursioni televisive, ha fatto cadere una giornalista. Tutt’intorno, poliziotti e carabinieri schierati per il ritorno sulle scene del premier Silvio Berlusconi.
Per il finale vedi sopra (da Corriere.it).

Dio ci salvi dall’oroscopo

oroscopo

Appena rientrato in Italia, la notizia che mi ha colpito di più è stata quella che riguarda la sollevazione contro gli oroscopi in tv. Secondo l’associazione dei telespettatori cattolici Aiart (ce n’è una anche di quelli atei?) e secondo l’Agicom proporre trasmissioni che alimentano la superstizione è sbagliato e pericoloso.
D’accordo.
Ma cosa fanno i telespettatori cattolici e i porporati catodici dell’Agicom ogni pomeriggio, domeniche incluse, quando su tutte le reti nazionali va in onda l’immondizia umana di sguaiataggini ben più inquinanti di un qualsiasi segno zodiacale? Prima di far calare la censura sulla Vergine ascendente Coniglio o sul Capricorno, non sarebbe meglio far calare le saracinesche su – andiamo a caso – il Grande Fratello e affini?

Viva Tele Bucarest

Non so se vi è capitato di guardare i programmi Rai in questi giorni di festa. A me sono bastati pochi minuti dello show di Capodanno (dove, per intenderci, l’ospite principale era Luisa Corna) per fuggire e trovare conforto su un canale privato di una qualsiasi tv dell’est Europa.

Guardiamo insieme “Porta a porta”

berlusconi-vespa

Stasera in prima serata la puntata di “Porta a porta” di Bruno Vespa sarà dedicata all’atto di violenza nei confronti di Berlusconi. Apriamo una sorta di canale live. Insomma guardiamo la tv e commentiamo qui. Ci siete?