Celentano cantante e basta

Da più parti, a sinistra, viene invocato periodicamente il ritorno in tv di Adriano Celentano (ieri ne ha parlato anche Santoro, che è uno dei big sponsor del rientro del molleggiato).
A me Celentano piace, e molto, come cantante. E non credo che la sua vena artistica abbia subito alcuna costrizione da parte dei recenti governi. Se poi devo esprimermi sulle performance televisive del Celentano opinionista, allora sarò categorico: non è roba sua. I silenzi in tv non hanno mai raccontato nulla (a parte i radicali imbavagliati di vent’anni fa), men che meno i suoi. Il chiacchiericcio sull’ecologia e sulla pulizia della politica vale quanto il dibattito dopo la moviola: inutile recensire il latte versato, meglio darsi da fare e pulire i fornelli. Continua a leggere Celentano cantante e basta

Santa Minetti

A Pomeriggio Cinque c’è una strana consegna del silenzio su uno degli inquilini della Casa del Grande Fratello, Filippo Pongiluppi, che è stato fidanzato con Nicole Minetti. Nemmeno un’accreditata opinionista (in questo caso il corsivo, per convenzione, sostituisce un’abbondante dose di virgolette) come Maria Monsé ieri è riuscita ad abbattere il muro eretto da Barbara D’Urso. Niente, di santa Minetti è bene non parlare.

Grazie a la Contessa.

 

Un futuro sottosegretario

Tale Marika Baldini, che ha diritto di parola in tv, informa il suo pubblico che ha da poco scoperto che Freud si legge froid. Forse, se le convergenze politiche lo consentiranno, la faranno sottosegretario alla cultura entro il prossimo anno. Il fisico ce l’ha.

Bastava un fotogramma

Nelle ultime ore giornali e televisioni continuano a fornire immagini sempre più dettagliate e violente degli ultimi secondi di vita di Gheddafi. E’ una corsa al fotogramma più sanguinante, alla smorfia più terrificante: il volto semiparalizzato del dittatore, la camicia che gli scopre il ventre, il ribelle sdentato che recita come un mantra il ringraziamento al suo dio, l’ammasso di colori sfocati con una predominanza di rosso, i colpi di mitra, le voci selvagge che gridano vittoria in una lingua a noi sconosciuta che ci fa confondere la gioia col dolore. Continua a leggere Bastava un fotogramma

Miss, mia cara miss

Miss Italia è in crisi, perde telespettatori quasi come il Tg1 di Minzolini. E Patrizia Mirigliani, quest’entità metafisica che si affaccia sulle nostre vite una volta all’anno al pari di una zucca di Halloween, punta il dito contro la Rai che non garantisce ospiti adeguati come fa invece col festival di Sanremo. Continua a leggere Miss, mia cara miss

Se alla Rai non piacciono i gay

Ciò che dovrebbe destare scandalo nella vicenda del telefilm censurato dalla Rai a causa di una scena in cui si ricostruisce un matrimonio gay in un convento, non è il perpetrarsi di un atto odioso contro gli omosessuali (era già accaduto con I segreti di Brokeback Mountain), bensì la presunzione che tutti gli italiani siano idioti. Continua a leggere Se alla Rai non piacciono i gay

Soldi e fegato

“Ma un uomo che vuole divorziare, può arrivare a uccidere?”

Lorella Landi, a L’estate in diretta pone questo inquietante interrogativo. Senza tener conto dell’ambito in cui la domanda è stata posta, proviamo a suggerire delle risposte.

Sì, se il prete, durante la cerimonia delle nozze, avesse sbagliato il nome della moglie.
No, appena riconquistata la libertà sarebbe da scemi farsi incarcerare.
Sì, se si avvertisse una pulsione omosessuale nei confronti di Massimo Picozzi.
No, se solo si riflettesse sulla vacuità della domanda.
Sì, se si lavorasse in polizia e si volesse approfittare di un caso da risolvere brillantemente.
No, se si avessero i soldi per pagare un patto con la moglie, ma mancasse il fegato per comprare un killer.

Tutto pagato

Domanda del giorno, forse dell’anno.

Perché le sbrodolate contro legge di Berlusconi dobbiamo pagarle noi?
Perché lo sapete che le paghiamo noi…

 

Quel comunista di Montezemolo

(Berlusconi, ndr) Ha occupato tutti i media televisivi usando toni ed espressioni che mal si conciliano con il suo ruolo istituzionale, così come hanno fatto i numerosi esponenti del governo che hanno paventato fantomatiche invasioni di gay, spacciatori, musulmani e zingari.

A parlare non è Bersani, ma Luca Cordero di Montezemolo tramite Italia Futura, la sua fondazione.

Quei direttori così così

L’occupazione militar-mediatica dei telegiornali ad opera del premier, in un Paese serio, con una categoria di giornalisti appena appena onesti, e con un’opinione pubblica non lobotomizzata dovrebbe suscitare indignazione per un solo motivo: come fanno cinque direttori delle testate più importanti a pubblicare la stessa cosa spacciandola per notizia sensazionale? Berlusconi, una volta tanto, non c’entra nulla: ha solo fatto quello che meglio gli riesce, il piazzista di parole (pronunciate da se stesso medesimo).