L’occupazione militar-mediatica dei telegiornali ad opera del premier, in un Paese serio, con una categoria di giornalisti appena appena onesti, e con un’opinione pubblica non lobotomizzata dovrebbe suscitare indignazione per un solo motivo: come fanno cinque direttori delle testate più importanti a pubblicare la stessa cosa spacciandola per notizia sensazionale? Berlusconi, una volta tanto, non c’entra nulla: ha solo fatto quello che meglio gli riesce, il piazzista di parole (pronunciate da se stesso medesimo).
A mio avviso, lo scandalo maggiore è comunque l’ignoranza collettiva che spinge, ancora una volta, le persone più “deboli” (pensionati ed operai) a votare Berlusconi o a NON VOTARE per i prossimi, importantissimi, referendum…