La rottura drastica tra Pdl e Lega è una di quelle notizie che non andrebbero soltanto diffuse, ma declamate.
Una cosa tipo: “Udite udite, i partiti che per quasi vent’anni hanno fatto finta di essere alleati, i cui leader hanno diluito in cena, dopocena e aperitivo i rispettivi sentimenti di antipatia, i cardini di quella coalizione che ha reso possibile l’impossibile, che ha architettato leggi folli, che si è esibita in una polluzione di condoni, che ha inventato la giustizia pret-à-porter, gli attori di quella tragica messinscena che ha promesso all’Italia un sogno e che invece l’ha fatta precipitare nell’incubo, i personaggi che hanno condiviso rutti estivi e crostate invernali sfilando con canottiere o con bandane davanti ai flash dei fotografi e usando la volgarità come principale mezzo di comunicazione, ecco questi qua oggi hanno gettato la maschera. Sono sempre stati diversi, divisi e lontani, come Caino e Abele, le guardie e i ladri, Fede e Travaglio, Superman e Candy Candy. Sveglia! Stavano tutti insieme per becera strategia. Peggio di un matrimonio di convenienza quando lui, giovane e aitante, prende per moglie una decrepita petroliera texana”.
Solo che in questo caso i parenti della sposa sono sessanta milioni.
Tutti incazzati.
Tag: divorzio
La buonuscita di Fede
Pare che tra Emilio Fede e Mediaset siano quasi sciolti i nodi del divorzio. Il giornalista sarebbe pronto a lasciare la direzione del Tg4 per una buonuscita di circa otto milioni di euro. Ancora non c’è la firma dell’accordo, ma Fede ha fede.
Soldi e fegato
“Ma un uomo che vuole divorziare, può arrivare a uccidere?”
Lorella Landi, a L’estate in diretta pone questo inquietante interrogativo. Senza tener conto dell’ambito in cui la domanda è stata posta, proviamo a suggerire delle risposte.
Sì, se il prete, durante la cerimonia delle nozze, avesse sbagliato il nome della moglie.
No, appena riconquistata la libertà sarebbe da scemi farsi incarcerare.
Sì, se si avvertisse una pulsione omosessuale nei confronti di Massimo Picozzi.
No, se solo si riflettesse sulla vacuità della domanda.
Sì, se si lavorasse in polizia e si volesse approfittare di un caso da risolvere brillantemente.
No, se si avessero i soldi per pagare un patto con la moglie, ma mancasse il fegato per comprare un killer.
Fini
Forza
Italia,
Non
Inchinarti
Forse
Inizia
Nuovo
Inciucio
Fuga
Innaturale
Nell’
Ignoto
Lupanare Italia
Ci sono frasi di Berlusconi che dovrebbero essere incluse nei corsi universitari, forse anche nelle discussioni in classe alle scuole superiori. Perché spiegano, meglio di mille pagine di libri di testo, come funziona la politica e come cambia l’uso degli strumenti di governo.
Ad esempio il suo sollievo per la rottura con Fini, unico esponente in vita dell’opposizione, racconta la nuova visione fallocratica del potere.
Mi sono tolto un peso, mi sento liberato. Come quando ho divorziato.
Una coalizione come un’unione di corpi, il leader di un partito alleato come una moglie da trombare all’occasione e da mollare quando si trova di meglio, una nazione come un lupanare dove i cittadini ammirano con la bava alla bocca le gesta erotiche del capo.
Per alcuni, però, non è bava di desiderio, ma di vomito.
Trecentomila euro al mese
Il premier non deve essere necessariamente uguale a tutti gli altri cittadini, ma deve essere rappresentativo di tutti gli altri cittadini. Il sistema di garanzie che lo circonda deve essere più forte per compensare una sovraesposizione che non è di casta, ma diretta emanazione di democrazia.
Quando però un premier può consentirsi di sborsare una somma mensile pari allo stipendio di trecento metalmeccanici per tacitare i suoi casini familiari, c’è da chiedersi quanto il sistema di garanzie che vale per la carica istituzionale sia suscettibile di modulazione.
Le democrazie ordinarie (quelle che preferisco) sono molto sensibili all’interazione tra denaro e diritto. Il primo è olio, infatti lubrifica anche i meccanismi più rugginosi. Il secondo è acqua, per tutti, accessibile, non limitabile.
Non a caso acqua e olio tendono a separarsi.
Se anche Dio (o chi per lui) balla
Non ho dimestichezza con l’argomento, ma questo è per me un vero matrimonio da sogno.
Idem per il divorzio (il video è ovviamente una parodia).
Visto su Wittgenstein.
Guerriglia annunciata
Al posto di Michele Santoro, io avrei cercato un altro argomento per la puntata di Annozero di stasera. Proprio se le va a cercare.
Cari berlusconiani
Cari berlusconiani,
mi rivolgo direttamente a voi e non al Popolo delle libertà, di cui siete parte, perché una cosa è essere di centrodestra, un’altra è essere berlusconiani.
Siete nella scomoda posizione di vincenti con un leader alla deriva.
Il credito internazionale di cui gode Berlusconi è a picco (non da ora, per la verità).
La sua condotta umana, viste anche le ultime vicende, è censurabile.
Le sue apparizioni in pubblico sono sempre occasione di grasse risate che poco hanno a che vedere col suo ruolo istituzionale.
Il suo governo si fonda sull’uso della forza, anche quando la ragionevolezza imporrebbe un barlume di dialogo.
La sua strategia prevede che non ci siano alfieri o torri, solo pedine da muovere per fare o evitare lo scacco.
La sua prospettiva coincide con la propria immortalità: dopo di lui il diluvio (e il fango già è alle ginocchia).
La vicenda innescata da donna Veronica è personale, è vero, ma anche indicativa. I giornali che spalleggiano Berlusconi invocano quasi la lapidazione della signora perché ha distratto il Gran Condottiero dalla guida del Paese. Non si interrogano però – loro e i fedeli scudieri del premier – su quanto lo stesso condottiero fosse già distratto di suo, tra attricette da raccomandare, veline da provinare per un seggio al Parlamento europeo, diciottenni da festeggiare.
La morale privata esce dai recinti della privacy quando l’interesse comune ne risente. E questa consapevolezza gli americani, che idolatrate quando sono sotto la guida di repubblicani un tantino spregiudicati (e vagamente guerrafondai), ce l’hanno eccome. E allora non sentitevi americani a giorni alterni.
Perché ostinarsi a difendere un personaggio che appare sempre più inaffidabile?
Perché non ammettere che il timone è nelle mani di un capitano ubriaco?
Temo che gli argomenti a difesa del vostro leader diverranno sempre più fragili.
Avete una maggioranza solida, garantita da una democrazia che sbandierate anche quando osservatori indipendenti stigmatizzano il franare di certe libertà in Italia.
Non serve un ammutinamento, semplicemente una presa di coscienza.
Chi crede di essere onnipotente usurpa un diritto anche a voi. Perché vi inganna tutti, pedine e aspiranti torri e alfieri (la regina se l’è venduta).
Notizie infondate
Donna Veronica: “Non posso stare con un uomo che frequenta minorenni”.
Palazzo Chigi: la signorina Noemi-Papi ha diciotto anni.