Il colonnino dei segaioli

Tutti sanno che sul web, e non solo, il sesso attira lettori. Per questo molti giornali online scelgono di pubblicare, accanto alle notizie ordinarie, immagini di modelle e di attrici svestite o in atteggiamenti osé. Nessun problema, basta essere consapevoli che si sta proponendo un arrosto con una buona quota di fumo. Però ci vuole maestria persino nell’imbastire una fotogallery furbetta, poiché è facile deragliare dai binari del buon gusto e impantanarsi nel pecoreccio.
E’ quel che accade qui, di tanto in tanto, dove credono che siccome il pelo tira, qualunque pelo può diventare tirante. Non funziona esattamente così.
C’è differenza tra una modella, o aspirante tale, che si esibisce in scatti studiati e una ragazza che si fa fotografare goffamente ammiccante in un angolo del tinello. La prima dimostra di saper dove vuole andare, la seconda si illude di esserci già arrivata quando, poveretta, non è neanche partita. Per fortuna esiste una strana forma di giustizia sociale: il senso del ridicolo travolge generalmente chi pubblica e non chi si mostra.

La coerenza della Santanchè

Daniela Santanchè, oggi a Skytg24

Se io avessi soltanto un sospetto che Silvio Berlusconi avesse dei comportamenti non consoni agli uomini, sarei la prima a fare una battaglia senza se e senza ma; invece io ho una certezza di come Berlusconi tratta le donne, sono dalla sua parte.

Daniela Santanchè, 26 marzo 2008

Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali. Lui non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno.  Berlusconi ha sempre utilizzato le donne come il predellino della sua Mercedes: un punto d’appoggio per sembrare più alto dei veri nanetti di cui si circonda.

 

Grazie a Massimo Murianni.

La nipote di Pinocchio

In questo breve elenco di bugie dette da Ruby o a lei attribuite nel processo in corso a Milano ce n’è una che ho aggiunto arbitrariamente. Scoprite qual è.

Non gradiva le serate a casa di Berlusconi.
E’ nipote di Mubarak.
Sua madre è una cantante egiziana.
Suo padre è  un diplomatico brasiliano.
Suo padre è un manager della Yamamay.
Non era una prostituta.
Era fidanzata con Marco Borriello.
Era fidanzata con Cristiano Ronaldo.
Brad Pitt voleva adottarla.
Non era ricca, ora lo è.

Le sciocche del lesbo chic

La scena potrebbe sembrare una di quelle scontate nella Milano da sorseggiare: Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, olgettine doc, appena si accorgono dei paparazzi che le hanno raggiunte in una boutique, si lasciano andare ad effusioni lesbo.
In realtà, a uno sguardo più attento e disilluso, la scena è in sé uno scenario. Il triste declino del vero berlusconismo, quello delle cene eleganti, delle bonazze in politica, della politica delle bonazze, del sesso milionario e dei milioni bruciati in sesso, non è più nascondibile. Le protagoniste più impavide cercano di resistere vestendo i panni di icone trasgressive e disincantate. Si baciano e si leccano, stavolta gratis, per raccattare quei flash che presto le abbandoneranno, per cercare di non guardare quel viale del tramonto che si apre dinanzi a loro con anticipo rispetto alla giovane età.
Credevano di navigare nell’oro, ma era melma. Eppure bastava affidarsi ai sensi, quelli giusti: la pecunia non olet, l’altra invece fa una puzza tremenda.

Nicole Minetti, la forma e le forme

Dice di averlo fatto per sostenere l’economia del paese. Nicole Minetti ha sfilato in costume – molto ridotto, ed è stato un bel vedere – a Milano, ha occupato le prime posizioni delle top news, e ritiene di aver dato una mano al made in Italy.
Dopo il presidente operaio, la consigliera smutandata. E non cadiamo nei moralismi, che i moralismi hanno segnato sino ad oggi la vittoria dei calpestatori professionisti della morale.
Nicole Minetti che sfila con le chiappe al vento è la nemesi del gioco di potere Berlusconiano. Una giovincella con un passato (nascosto) che è l’opposto del suo appeal (esibito) è stata promossa a icona politica dove il passato nulla conta rispetto all’appeal. Di che meravigliarsi?
Una consigliera regionale che si spoglia e che, anche grazie alla sua carenatura, si lascia dietro una scia di sguardi allibiti non sarebbe un fatto stratosferico se a quella passerella la signorina fosse approdata dopo alcuni passi fisiologici. Ma quando a una festa in costume pubblica si arriva per via di altre decine di feste in costume private, proprio in onore di colui che di quel passaggio è unico artefice, allora bisogna rassegnarsi.
Prima nella vita pubblica si chiedeva quantomeno il rispetto della forma, oggi ci si limita alle forme.

Hardc(u)ore

Questi si sono inventati il porno di beneficenza.

Di prostitute e sicurezza stradale

Palermo ha un bellissimo parco (la Favorita), in abbandono naturalmente. Qualche mese fa ho scritto un articolo su la Repubblica in cui sommessamente lanciavo un allarme per l’invasione di campo delle prostitute. E la mia non era una questione di etica o di morale, ma di sicurezza stradale.
Ieri notte purtroppo i fatti mi hanno dato ragione. E’ molto seccante scriverlo, ma è così. Pardon.

Si amano, eccome

Travolgente amore da due mesi tra Fabrizio Corona e Nicole Minetti. Non hanno nemmeno avuto il tempo di commettere un reato.

Il sesso dei morti

Non so, forse ci vuole prudenza o forse no. Ogni volta che si parla di omosessuali, e soprattutto di omosessuali morti, mi viene una mezza paralisi ai polpastrelli prima di scrivere.
Solitamente mi astengo, stavolta no.
Mia moglie mi ha fatto notare come nel caso di Sally Ride, la prima donna astronauta morta lunedì scorso per un tumore, ci sia stato un accumulo di notizie che non ripercorrevano le sue gesta scientifiche bensì quelle sessuali. Che, se ci pensate con la calma che una serata estiva può suggerire,  è un attentato alla ragione.
Una si dà da fare per conquistare altri mondi, si catapulta al di là dell’atmosfera terrestre, cerca di respirare l’aria più nuova che ci sia (anche artificiale, nella stratosfera), e magari rischia la vita per cosa? Per trovare, da defunta, un articolo che racconta della sua compagna nascosta.
Morale triste: si fa di tutto per non essere ombelichisti e ci si deve rassegnare, post mortem, a una cronaca pressoché pubica (quindi ambientata qualche centimetro più in giù).
Per prudenza e da eterossessuale generalmente rifuggo dalle tentazioni populistiche del “gay è bello comunque e sempre”. Però stavolta mi pare che sia stato fatto scempio della ragion discreta (pura o meno) cioè di quel sentimento che unisce tutti, diversi e non diversi, uguali e più uguali, nel segno della pietà e dell’onore.
Pietà per chi non c’è più.
Onore per chi c’è stato senza imporre i propri gusti sessuali come una legge.
Il resto sono miserie di chi non vive, ma sopravvive.

Liberi di…?

slot machine, come dice il nome del gioco stesso, sono i bufali (bisonti americani) che popolano le interminabili praterie nordamericane. hard” src=”https://www.gerypalazzotto.it/wp-content/uploads/2012/07/sara-tommasi-hard-300×225.jpg” alt=”” width=”300″ height=”225″ />