La scena potrebbe sembrare una di quelle scontate nella Milano da sorseggiare: Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, olgettine doc, appena si accorgono dei paparazzi che le hanno raggiunte in una boutique, si lasciano andare ad effusioni lesbo.
In realtà, a uno sguardo più attento e disilluso, la scena è in sé uno scenario. Il triste declino del vero berlusconismo, quello delle cene eleganti, delle bonazze in politica, della politica delle bonazze, del sesso milionario e dei milioni bruciati in sesso, non è più nascondibile. Le protagoniste più impavide cercano di resistere vestendo i panni di icone trasgressive e disincantate. Si baciano e si leccano, stavolta gratis, per raccattare quei flash che presto le abbandoneranno, per cercare di non guardare quel viale del tramonto che si apre dinanzi a loro con anticipo rispetto alla giovane età.
Credevano di navigare nell’oro, ma era melma. Eppure bastava affidarsi ai sensi, quelli giusti: la pecunia non olet, l’altra invece fa una puzza tremenda.