Retroscena di uno scontro

Fini ritiene che le correnti portino aria nuova in un partito. Berlusconi invece pensa che gli scompiglino i capelli.

Fascio e martello

Forse il Pd ha trovato il nuovo leader.

E’ la politica, bellezza

Si lavora alla nuova giunta di centrodestra della Campania.
Stando alle indiscrezioni del Corriere del Mezzogiorno, le papabili per un posto di assessore sono:

Giovanna Del Giudice, ex meteorina (quattro puntate) del Tg4;

Emanuela Romano, presidente del comitato “Silvio ci manchi” da lei fondato nel 2006. Nel suo sito spicca la qualifica di dott.ssa (è laureata in Psicologia, ma soprattutto ha fatto un bel master a Publitalia) e nulla si dice, con grande modestia, del notevole titolo di Miss Deborah Campania 1998;

Maria Elena Valanzano, giovane avvocato, ma soprattutto sorella di…

…Benedetta Valanzano, “star di Ballando sotto le stelle”, come recitano le cronache locali.

A Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità e candidata più votata in assoluto alle recenti regionali,  è affidata la regia politica delle operazioni.

Uè, è tutto vero!

Micciché uno e due

Gianfranco Miccichè sul suo blog attacca Giuseppe Castiglione (che non può difendersi telematicamente, perché il suo sito è fuori servizio).
Passa qualche minuto e Micciché ci ripensa: propone un’altra versione, molto ma molto più edulcorata, del suo pensiero.
Però su internet le ciambelle non hanno buchi. E le tracce restano.
Ecco il primo Micciché pensiero (cliccateci sopra per leggerlo).

E il secondo, quello che è online adesso.

Da ammirare l’esercizio di stile: capriola, avvitamento, altra capriola e ingresso in acqua perfetto.

Sono ragazzi

L’attimino fuggente

di Giacomo Cacciatore

Un paio di post fa così commentavo i volti popolani della folla dell’amore alla manifestazione del Pdl  a piazza San Giovanni: “Ho visto facce anziane senza la luce d’intelligenza e di senso del tempo e dell’esperienza che di solito scorgo negli anziani. Perlopiù dentiere idrofobe (ma che vogliono queste cariatidi, il ritorno del duce? Perché sembrano cattivi?)”. Subito dopo, mi sono chiesto se non avessi esagerato. Dico: una folla di neofascisti col catetere o neo-neofascisti con record di assenze scolastiche al cospetto del popolo dell’amore? Possibile? Che fossi vittima di un terrorismo psicologico al contrario, cioè quello della sinistra e della residua tv di opposizione (o dovremmo dire di “resistenza”)?
Va bene, ho scorto qualche salutino romano che si levava timidamente dalla marana degli inneggianti. Va bene, in molti occhi latitava la scintilla della ragione e prevaleva il battito di ciglia a tempo con la musica da balera (pardon, piazza). Pare che ci sia stato anche un accenno di “Faccetta nera”. Ma… sono ragazzi, via.  Come pensar tanto male di qualcuno che vuole l’amore contro l’odio e l’invidia? (ricordo di aver sentito un cartomante tv che argomentava su temi simili).   Poi ho letto questo “volantino” dei terroristi mediatici più odiati dal popolo del premier meno invidioso e iracondo d’Europa.
E ho deciso di amare, odiare e invidiare tanto quanto. Ma a modo mio, dalla parte opposta, a occhi aperti e con giudizio.

Nulla di strano

Su Myspace c’è un’ampia galleria fotografica dedicata a questa bella signorina.

Direte: beh, che c’è di strano?
Nulla.
Infatti scorrendo le foto si arriva a quest’altra immagine.

Secondo voi la lista Scopelliti a che partito fa capo?

Sono adeguata al ruolo

Nicole Minetti parla di sè come candidata alle Regionali lombarde. Secondo voi chi si sta battendo per valorizzare il ben noto suo talento politico?

Grazie a La contessa.

(Un altro) miracolo italiano

sito pdl

Il sito del Popolo della Libertà con il nuovo primo e unico comandamento del nuovo primo e unico neocristo risorto è da ore irraggiungibile, causa congestione delle linee. Gli italiani sono tutti lì coi loro computerini ad aspettare che qualcosa di gioioso accada, in questo Natale che sa di Pasqua.

La miopia della vecchia politica

politica miope

Trascinandosi da una crisi a una polemica, da una verifica a un rimpasto, da una spremuta di nulla a un dibattito sottovuoto, il governo della Regione siciliana, tenuto al guinzaglio da Raffaele Lombardo, è ormai un esempio disastrosamente efficace di politica fine a se stessa (cioè inutile, anzi irritante).
Tra bracci di ferro coi “lealisti” e reiterate dichiarazioni di intenti, la piccola casta di deputati e assessori regionali sta riuscendo in una sola impresa: guadagnare un pozzo di soldi senza fare assolutamente nulla.
Già da tempo la paralisi amministrativa della Regione è riuscita a mettere d’accordo industriali e sindacati, ricchi e poveri, don Camilli e Pepponi.
Immaginate un’azienda, magari quella in cui lavorate voi, che si blocca per anni a causa di una diatriba tra il capo e gli impiegati, o tra colleghi.
Impossibile, vero?
Invece alla Regione tutto può accadere, perché il senso di impunità di un certo potere è direttamente proporzionale alla pochezza degli uomini che lo incarnano.
E’ penoso assistere quotidianamente al pavoneggiarsi sui media dei politicucci che parlano il linguaggio vetusto dei “pastoni” parlamentari.
Del resto c’è tanto, troppo, di stantio in quell’ambiente: i personaggi (non tutti ovviamente), i modi di pensare, la furbizia banditesca, l’incoscienza, i privilegi immeritati. Se la storia si nutre di ciò che è antico e sputa ciò che è vecchio, abbiamo la certezza che di questa gente non resterà nulla nella Memoria (notare la maiuscola).
Ieri, a ora di pranzo, una esponente del Pdl, “lealista” ingioiellata, blaterava in tv di “interesse dei siciliani”.
Se anziché da un’asta portamicrofono ambulante, la signora in questione fosse stata intervistata da un giornalista appena mediocre, ci sarebbe stata la possibilità di spiegarle qual è l’interesse reale dei suoi concittadini: quello di sentirsi governati da gente che lavora.
Punto.
Non passa giorno senza che la guerra di potere consumi metri quadrati di comunicati, tacchi di portaborse e tasti di telefonini. Se fosse un film dei Monty Python, Palazzo d’Orleans sarebbe una barca che incrocia la rotta di Palazzo dei Normanni, con arrembaggi e cannoneggiamenti. Nella realtà la barca c’è, ma sta per affondare. Anche il cannoneggiamento c’è. Ma di minchiate (pardon!).

Scontro tra titani

Pare che il consiglio comunale di Palermo oggi non abbia discusso delle pendenze del sindaco Diego Cammarata per l’ingenuità dell’opposizione, impegnata a manifestare platealmente (quindi a non fare un tubo nella pratica) e per l’involontaria furbizia del capogruppo del Pdl Giulio Tantillo. Come dire? Uno scontro tra titani.