L’attimino fuggente
di Giacomo Cacciatore
Un paio di post fa così commentavo i volti popolani della folla dell’amore alla manifestazione del Pdl a piazza San Giovanni: “Ho visto facce anziane senza la luce d’intelligenza e di senso del tempo e dell’esperienza che di solito scorgo negli anziani. Perlopiù dentiere idrofobe (ma che vogliono queste cariatidi, il ritorno del duce? Perché sembrano cattivi?)”. Subito dopo, mi sono chiesto se non avessi esagerato. Dico: una folla di neofascisti col catetere o neo-neofascisti con record di assenze scolastiche al cospetto del popolo dell’amore? Possibile? Che fossi vittima di un terrorismo psicologico al contrario, cioè quello della sinistra e della residua tv di opposizione (o dovremmo dire di “resistenza”)?
Va bene, ho scorto qualche salutino romano che si levava timidamente dalla marana degli inneggianti. Va bene, in molti occhi latitava la scintilla della ragione e prevaleva il battito di ciglia a tempo con la musica da balera (pardon, piazza). Pare che ci sia stato anche un accenno di “Faccetta nera”. Ma… sono ragazzi, via. Come pensar tanto male di qualcuno che vuole l’amore contro l’odio e l’invidia? (ricordo di aver sentito un cartomante tv che argomentava su temi simili). Poi ho letto questo “volantino” dei terroristi mediatici più odiati dal popolo del premier meno invidioso e iracondo d’Europa.
E ho deciso di amare, odiare e invidiare tanto quanto. Ma a modo mio, dalla parte opposta, a occhi aperti e con giudizio.
Vi presento l’elettore ideale di Mr B.
Appena la Bossi-Fini gli permetterà di avere la cittadinanza sicuramente lo voterà.
Intanto ha un figlio che si chiama Silvio Berlusconi. Il piccolo -innnocente- è l’unico a chiamarlo “nonno” e non “papi”.
Il futuro elettore, dichiara perciò, sul Resto del Carlino, le ragioni della sua scelta:
1)«Credo di dovere a Berlusconi il mio permesso di soggiorno – spiega l’uomo, in Italia da 8 anni -. Volevo dare a mio figlio il nome di un grande capo politico. Mi piace, mi piace tutto di lui. Mi piace come persona, anche se non seguo molto la politica»
2)«Non mi interessano queste cose», in riferimento alle politiche di immigrazione del governo.
3)«A me la politica non interessa, ma questo nome mi piace tanto – spiega -. E poi Berlusconi è simpatico. Non l’avrei mai chiamato con il nome di nessun altro politico italiano».
Lui, almeno, ha l’attenuante di non capire bene l’italiano, forse. Ma gli altri?
Forse pure…
E’ il primo sostenitore di Berlusconi che mi ispira tenerezza. Perché è davvero un puro, non sa nulla (gli piace il nome!). Proprio come gli altri, ma almeno ha il coraggio di dirlo.
Solo un consiglio: ragazzo mio, puoi anche essere all’oscuro dei fatti di politica e di immigrazione, bada bene di non capitare in zona Bossi (Padre. E anche figlio, ultimamente).
Povero figlio, quando si renderà conto e se non la penserà come il padre.
Ot ( o no?). Oggi ho scoperto che la solenne “Meno male che Silvio c’è” è praticamente uguale a “Gente di mare” di Tozzi-Morandi- Ruggeri. A parte un riff di chitarra identico a “Happy x-mas” di Lennon. Il testo… be’, quello è unico nel suo (de) genere.
E già che ci siamo, di Andrea Vantini (e basta), canta Andrea Vantini… tutt’e d’un tratto… Il testo!
“Si è detto troppo
E anche di più
Si è usata pure la musica contro
Oggi canto anch’io
E dico che
Menomale che Silvio c’è
Non ho interessi politici
E non ho neanche immobili
Ho solo la musica
E penso che
Menomale che Silvio c’è
Ci hanno provato
scrittori e comici
Un gioco perverso
Di chi ha già perso
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è
La musica suona senza colori
Ma i riferimenti sono reali
Viva l’Italia
L’Italia che ha scelto
Di crederci un po’ in questo sogno
Per questo dico che
Menomale che Silvio c’è
Per questo dico che
Menomale che Silvio c’è
Canto così
Con quella forza
Che ha solamente
Chi non conta niente
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è
Viva l’Italia
L’Italia che ha scelto
Di crederci un po’ in questo sogno
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è
Viva l’Italia
L’Italia che ha scelto
Di crederci un po’ in questo sogno
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è
Viva l’Italia
L’Italia che ha scelto
Di crederci un po’ in questo sogno
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è
Presidente questo è per te
Menomale che Silvio c’è”