Guerra santa

Nessuno mi toglie dalla testa che le dimissioni di Dino Boffo sono tutto tranne che un atto di resa.
Strategicamente pesano più delle dieci domande di Repubblica.

La politica della gonna

Non che i leader stranieri mi chiedano di queste cose, ma ogni tanto magari fanno dei complimenti circa la mia vivacità, sul mio fascino…

“Queste cose” sono le sue cose che influenzano la vita politica di un Paese inopinatamente da lui governato. E’ vero che il sesso non ha esordito oggi nell’agone politico, ma è incontestabile che mai prima d’ora un premier aveva trasformato con un tocco di bacchetta (magica e/o pelvica) le sue concubine in una squadra sapientemente assortita di ministri, deputati, europarlamentari.
Spesso il passaggio dalla storia al mito è questione di vocali: Letta, letto; papa, papi; Feltri, filtro; pena, pene.
Insomma, tanto per essere pratici, le dieci domande di Repubblica dovrebbero essere concentrate in un solo quesito: “Presidente, dal punto di vista prettamente politico conta più la gonna o il pantalone attillato?”.

Domandare è illecito

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

Berlusconi si rivolge alla magistratura per le famose dieci domande di Repubblica. Giudici e giornalisti, nella sua personalissima maniera di amministrare il potere, sono nemici di uguale calibro. Eppure stavolta il papi-premier sceglie di ricorrere agli uni per stangare gli altri. O forse vi è costretto per chiudere un capitolo fastidioso della sua vita spensierata e simpatica. Insomma quando domandare diventa illecito, rispondere sarebbe scortesia.
E lui alle buone maniere ci tiene.

Chiarezza

repubblica

Più che una notizia è un rebus. E più che su Repubblica.it doveva finire su La settimana enigmistica.

E poi mi aspetti nel lettone

L’audio originale degli incontri tra Silvio Papi Berlusconi e Patrizia D’Addario.

Il piglio degli ex

Il buon Carmelo Lopapa su la Repubblica racconta di uno strano contropiede.

Dalla parte dei lettori

appello

I lettori di Repubblica hanno fatto una bella cosa.

Un’altra graziolina

La Repubblica intervista un’altra delle grazioline, tale Terry. Al confronto, Patrizia D’Addario sembra un Nobel per la Letteratura.

Giornali, disastri, offese

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

Pagine dedicate ieri da la Repubblica al disastro di Viareggio: 11

Da E Polis: 4

Dal Giornale di Sicilia: 2,5

Prezzo in euro di una copia de la Repubblica: 1

Di E Polis: 0

Del Giornale di Sicilia: 1,10

Direttori del Corriere della Sera dal 1984 a oggi: 7

De la Repubblica: 2

Del Giornale di Sicilia: 1

Prenotazioni per l’abbonamento al Il Fatto, il nuovo giornale di Padellaro e Travaglio: 40.000

Copie vendute ogni giorno in media da Il Foglio: 20.000

Da Dolomiten: 50.000

Da Libero: 119.000

Firme finora raccolte da la Repubblica contro il provvedimento governativo ammazza-intercettazioni: 280.000

Deputati favorevoli al provvedimento (in sede di approvazione alla Camera): 318

Deputati contrari: 224

Data dell’ultimo comunicato stampa inserito nel sito di Diego Cammarata: 16-5-2007

In quello di Leoluca Orlando: 23-6-2009

Quante volte l’ex senatore di An, Nino Strano, ha ripetuto la  parola“cesso” a Palazzo Madama per apostrofare il collega dell’Udeur Nuccio Cusumano: 6

Quante volte ha ripetuto la parola “checca squallida”: 6

Quante volte ha ripetuto la parola “merda”: 4

Quante volte ha ripetuto altre parole di offesa di simile tenore: 9

Durata complessiva dell’attacco di Strano a Cusumano (in secondi): 70

Probabilità che ai siciliani venga evitato di trovarsi Strano come assessore regionale (alla Cultura): 0

Fonti: la Repubblica, E Polis, Giornale di Sicilia, l’AnteFatto, Ads (dati di vendita dei giornali riferiti al 2008), Wikipedia, Camera dei deputati, Diegocammarata.it, Leolucaorlando.it, YouTube, Striscia la Notizia.

Uno straccio raffinato

Mi era sfuggita questa perla di Paolo Liguori. Per fortuna l’ha raccolta Giamo.