Berlusconi si rivolge alla magistratura per le famose dieci domande di Repubblica. Giudici e giornalisti, nella sua personalissima maniera di amministrare il potere, sono nemici di uguale calibro. Eppure stavolta il papi-premier sceglie di ricorrere agli uni per stangare gli altri. O forse vi è costretto per chiudere un capitolo fastidioso della sua vita spensierata e simpatica. Insomma quando domandare diventa illecito, rispondere sarebbe scortesia.
E lui alle buone maniere ci tiene.
domanda 10 – Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?
“…Si tratta, per il premier, di “domande retoriche” che “non mirano ad ottenere una risposta del destinatario, ma sono volte a insinuare nel lettore l’idea che la persona “interrogata” si rifiuti di rispondere”.
da la Repubblica
“Scoppio di salute, grazie”. Sarebbe stato sufficiente. E cortese.