Nessuno mi toglie dalla testa che le dimissioni di Dino Boffo sono tutto tranne che un atto di resa.
Strategicamente pesano più delle dieci domande di Repubblica.
Nessuno mi toglie dalla testa che le dimissioni di Dino Boffo sono tutto tranne che un atto di resa.
Strategicamente pesano più delle dieci domande di Repubblica.
Sono più che d’accordo. Ora vedremo le conseguenze, se ce ne saranno. Ho idea che ci aspetti un anno difficile.
Concordo pienamente. I cattolici pensanti non erano mai stati trattati così maldestramente.
Sul fatto che ci aspetti un anno (anni?) difficle sono d’accordo.B. ha dimostrato che può agire in modo pesante, nella quasi totale indifferenza degli italiani.
Adesso tocca alla Magistratura, Rai, e quello che resta della Stampa ancora critica( Unità e Repubblica).
Lo strappo con la Chiesa lo ricucirà con una nuova legge sul testamento Biologico e con la promessa di nuovi finanziamenti alle scuole cattoliche.
Poi si passerà alla riforma della costituzione ( chiaramente unilaterale) per il passaggio a una repubblica di tipo presidenziale ( ma non francese… non credete… sarà di tipo russo/libico…) e allora sarà ancora peggio…
Con buona pace di tutti.
Concordo. E tremo.
Già stamattina D’Avanzo parla di delitto compiuto. Vi siete messi d’accordo?
E una t-shirt da indossare in piazza il 19 settembre (o quando ci pare) con su scritto “Berlusconi dimettiti”?
Non serve a nulla…
Il problema non è sapere se il nostro premier frequenta una minorenne, ma capire come mai quindici milioni di maggiorenni lo hanno votato…
Quindi la minoranza, tutti noi, solo a riflettere sulle ragioni della nostra incapacità? No, propongo agitazioni esponenziali, t-shirt, passaparola, vignette, articoli, dimostrazioni in piazza e tutto quello che in realtà non abbiamo ancora fatto. Suvvia.
Attendo le tue vignette, allora!
@gianni: sì, la t-shirt! Disegnala, su. Io la indosserò molto volentieri.
Il disegno della t-shirt è presto fatto: ma serve capire in tempi rapidissimi come produrla. Chi la sponsorizza? Chi la distribuisce? Risolto questo, non c’è problema, sono prontissimo.
Le manifestazioni, come espressioni estemporanee di disagio,senza un disegno , senza una riflessione che porti a una alternativa politica valida non possono bastare.
Bisogna proporre e pubblicizzare bene quello che si produce, non fermarsi solo alla fase di contestazione.
Quello che non vedo è proprio il progetto alternativo.
Scusate, forse sono troppo pessimista, ma non riesco a vederlo… mi sbaglio?
@Fabio: assolutamente d’accordo con lei.
La nostra “alternativa” attualmente è stata impegnata ad arrampicarsi sui tetti per protestare insieme ai precari.
Mon dieu!
Esempio:
Se faccio come Zenga e dico che voglio vincere il campionato, evidentemente avrò alle spalle una buona squadra e confido sull’efficacia dei miei schemi di gioco.Altrimenti vado incontro ad una figura barbina.
La nostra Sinistra – e mi auguro che questa fase non duri in eterno – continua a proclamare di voler vincere lo scudetto, con lo spogliatoio spaccato e senza avere un minimo progetto tattico.
Quando è scoppiata la polemica del contrasto tra il TAR del Lazio e la figura dei professori di religione, alcuni esponenti del PD si sono schierati con la parte più reazionaria della maggioranza, scordandosi bellamente di appartenere ad un partito di ispirazione LAICA.
Allora mi chiedo, perchè devo scendere in piazza a manifestare se in realtà chi mi rappresenta politicamente e dovrebbe appoggiare la protesta, in realtà non sa da che parte stare?
Fino a quando non ci sarà un progetto serio e condiviso, una manifestazione di piazza non produrrà nessun effetto reale.
Per caso la Gelmini si è dimessa dopo le proteste dell’autunno scorso? Si dimetterà per le proteste dei precari?
E la sinistra cosa ha proposto? Magari sono stato distratto, ma il famigerato governo ombra si è fatto portatore di qualche progetto alternativo?
@fabio: sottoscrivo lo scoramento e il senso di impotenza. Spirituale, ovviamente, non quella di cui parla Ghedini.