Legittimo scoramento

Persino il prudente Corriere della Sera oggi ipotizza in prima pagina, in un editoriale di Pigi Battista, che la nomina di Aldo Brancher a ministro per l’attuazione di qualcosa che non ha bisogno di un ministero per poter essere attuato, segua una strategia abbastanza prevedibile.

…il nuovo ministro Aldo Brancher potrebbe avvalersi, come tutti i ministri, delle nuove norme sul “legittimo impedimento” per procrastinare le vicende giudiziarie che lo riguardano. E’ un sospetto ingiusto, ma la singolarità della nomina di Brancher autorizza qualsiasi malevolenza.

Speriamo che non piova

Intervistato dai lettori di Corriere.it, Roberto Saviano declina l’invito a scendere in politica dicendo che “oggi non c’è spazio per una politica pulita”. Il che equivale a guardare il cielo e a controllare il portafoglio.

Come Steve McQueen

L’altro giorno il Corriere della Sera, quello di carta, ha pubblicato per sbaglio la foto di Steve McQueen con il suo pene in mano: l’occasione era il Pitti Moda che celebrava il ritorno del cardigan e degli abiti anni Settanta.
Uccelli e foto galeotte a parte, quel che dovrebbe far sorridere è che si spaccino notizie vecchie per nuove: infatti già nell’estate 2008 il corsera aveva annunciato quella che nel 2010 doveva essere una novità.

Più truppe dove?

corsera

da Corriere.it.

Una visita fiscale, no?

Piccolo giochino suggeritomi dalla lettura di un post di Alessandro Gilioli (che però non dovete leggere prima di aver dato la soluzione).
Pronti? Via.

Questo è uno stralcio dell’articolo del Corriere della Sera di oggi, coi verbali di Giampaolo Tarantini.
corsera

E questo è un articolo del Messaggero sull’attività del premier Silvio Berlusconi, datato 18 dicembre 2008.

messaggero

Cosa ne deducete?

Te lo dico in edicola

Il Corriere della Sera prova a usare il sito come vetrina per il cartaceo.

Aria nuova

Vittorio Feltri torna a dirigere il Giornale. Dopo il caso del Corriere della Sera, con la staffetta Mieli-De Bortoli, si può parlare di andazzo del re-incarico. Nulla di strano. Però ne dovremo tenere conto quando leggeremo il prossimo editoriale sul rinnovo della classe politica.

Giornali, disastri, offese

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

Pagine dedicate ieri da la Repubblica al disastro di Viareggio: 11

Da E Polis: 4

Dal Giornale di Sicilia: 2,5

Prezzo in euro di una copia de la Repubblica: 1

Di E Polis: 0

Del Giornale di Sicilia: 1,10

Direttori del Corriere della Sera dal 1984 a oggi: 7

De la Repubblica: 2

Del Giornale di Sicilia: 1

Prenotazioni per l’abbonamento al Il Fatto, il nuovo giornale di Padellaro e Travaglio: 40.000

Copie vendute ogni giorno in media da Il Foglio: 20.000

Da Dolomiten: 50.000

Da Libero: 119.000

Firme finora raccolte da la Repubblica contro il provvedimento governativo ammazza-intercettazioni: 280.000

Deputati favorevoli al provvedimento (in sede di approvazione alla Camera): 318

Deputati contrari: 224

Data dell’ultimo comunicato stampa inserito nel sito di Diego Cammarata: 16-5-2007

In quello di Leoluca Orlando: 23-6-2009

Quante volte l’ex senatore di An, Nino Strano, ha ripetuto la  parola“cesso” a Palazzo Madama per apostrofare il collega dell’Udeur Nuccio Cusumano: 6

Quante volte ha ripetuto la parola “checca squallida”: 6

Quante volte ha ripetuto la parola “merda”: 4

Quante volte ha ripetuto altre parole di offesa di simile tenore: 9

Durata complessiva dell’attacco di Strano a Cusumano (in secondi): 70

Probabilità che ai siciliani venga evitato di trovarsi Strano come assessore regionale (alla Cultura): 0

Fonti: la Repubblica, E Polis, Giornale di Sicilia, l’AnteFatto, Ads (dati di vendita dei giornali riferiti al 2008), Wikipedia, Camera dei deputati, Diegocammarata.it, Leolucaorlando.it, YouTube, Striscia la Notizia.

Difesa di lusso

Il Corriere della Sera affida oggi la difesa di Berlusconi a un tunisino che vive a Parigi, amico di Murdoch e, strano ma vero, anche del nostro tromba-premier, rappresentante dei francesi in Mediobanca, socio dei miliardari di mezzo mondo, in affari con Mel Gibson e Steven Spielberg e nipote di Bourghiba. Si chiama Tarak Ben Ammar e, rassicurano da via del Solferino, non ha alcuna parentela diretta con Dio.

Appello

C’è qualcuno che ha capito qualcosa della lettera di Veronica Lario stamattina sul Corriere?