Una visita fiscale, no?

Piccolo giochino suggeritomi dalla lettura di un post di Alessandro Gilioli (che però non dovete leggere prima di aver dato la soluzione).
Pronti? Via.

Questo è uno stralcio dell’articolo del Corriere della Sera di oggi, coi verbali di Giampaolo Tarantini.
corsera

E questo è un articolo del Messaggero sull’attività del premier Silvio Berlusconi, datato 18 dicembre 2008.

messaggero

Cosa ne deducete?

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “Una visita fiscale, no?”

  1. Che ha fatto la stessa cosa che fece quando era atteso a un incontro internazionale la sera dell’elezione di Obama. Tutto passò in cavalleria e forse la serata continuò… in sella.

  2. Ne deduco che siamo di fronte all’uomo giusto per gli italiani “fighi” e che gli “strambi” siamo noi

  3. Se Silvio si eleggesse “Califfo di Arcore” potrebbe continuare a fare quello che fa, ma per cortesia lasci quella carica di presidente del consiglio che tanto sta umiliando, per rispetto anche al peggior presidente che abbiamo mai avuto. Non gli basta di essere lo zimbello di tutto il mondo (tranne il Visir di Libia e lo Zar di Russia), si sente cosí protetto in patria? Italiani, ma siete davvero tutti cosí?

  4. E’ un complotto! Le solite menzogne cattocomuniste….. che ridere! e che miseria per noi che ancora ci facciamo intortare dalle chiacchiere del Gran Visir.

  5. Che per le brasiliane ci vuole il fisico.
    Forse abbiamo trovato il modo di liberarci di Lui.

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