Un borghese piccolo piccolo

La cordigliera di rifiuti che attraversa Palermo continua, da mesi, a essere notizia di secondo o terzo livello. Di conseguenza continua il mistero (sempre più appassionante) dello scarso successo della monnezza di destra di Palermo rispetto a quella di sinistra di Napoli, che a suo tempo fu protagonista di un indimenticabile kolossal mediatico culminato nel salvifico arrivo di Berlusconi, che con la sola imposizione delle mani fece sparire le deiezioni di una regione intera in misteriosi buchi. Riparato in Sudafrica con i suoi cari per assistere ai Mondiali, il sindaco Cammarata, un bel signore abbronzato, non pare particolarmente afflitto dalle circostanze. Ove ci fosse emergenza (lo decideranno il Tg1 e il Tg5), risulta difficile immaginarlo travolto dalle polemiche e inseguito dai rimorsi come capitò al collega Bassolino. Ha quel sembiante sorridente e sano che appartiene alla ristretta borghesia meridionale, gente che ne ha viste parecchie ma non si è mai scomposta: per questo si è borghesia, mica per altro. È stato al tempo stesso sindaco e deputato, quand´anche a Palermo la situazione precipitasse lui potrebbe sempre dire che è stato costretto a passare molto tempo a Roma e insomma, non ci si può occupare di tutto.

L’amaca di Michele Serra su la Repubblica di ieri.

Svestire gli ignudi

Palermo è sommersa dai rifiuti. E la giunta del famoso sindaco in contumacia che fa? Aumenta la Tarsu del 54 per cento, per risolvere i problemi del carrozzone Amia.
Salti di gioia da parte dell’opposizione che ha sventato un aumento del 75 per cento.
E’ come foste al ristorante, vi servissero in modo penoso piatti vomitevoli e alla fine vi presentassero un conto maggiorato per premiare cuochi e camerieri.

Maleducati signorili

di Raffaella Catalano

L’aiuola


Uno esce da casa,  si imbatte in questa aiuola e si rovina la giornata. Poi si guarda in giro, tra le macerie di una città devastata dall’incuria e dalle ruberie di amministratori senza dignità, e magari si sente fortunato. Almeno l’auto è al sicuro dai cassonetti incendiati.

Rifiuti

Nonostante le dichiarazioni del sindaco di Palermo Diego Cammarata, la città è nuovamente invasa dai rifiuti. Quest’immagine è stata scattata stamattina all’Olivuzza, di fronte Villa Florio. Un’auto abbandonata è diventata cassonetto.

Grazie a Rosi Palmeri.

L’Amia non m’Amia

di Raffaella Catalano

Devo di disfarmi di uno scaldabagno a gas pressoché nuovo che ho tentato di vendere a prezzo stracciato, ma che ormai giace da un anno sul mio già angusto balcone. Peccato buttarlo, ma sono stanca dell’ingombro. Stamattina chiamo il numero verde dell’Amia per il recupero a domicilio dei rifiuti ingombranti. Risponde la classica segreteria, avvisando che gli operatori sono “momentaneamente occupati” e pregando di “richiamare più tardi”. A parte la sgradevolezza dell’accento e del tono della donna che ha registrato l’avviso (ma questo è un peccato veniale), l’Amia (o call center che sia) non offre la possibilità di conoscere i minuti d’attesa previsti, né quindi di aspettare che un operatore si liberi, coltivando la speranza di risolvere il problema. Si può solo richiamare, richiamare, richiamare. Cosa che ho fatto dalle dieci e mezza in poi, a ripetizione. Esito: ho ascoltato infinite volte il messaggio di cui sopra, e anche il segnale di occupato e quello della linea che cadeva dopo due squilli. A rotazione. Ma nessuna risposta. Un servizio fallimentare, giusto per mantenere alto il buon nome dell’Amia che nella top ten dell’inefficienza è al primo posto su tutti i fronti. Stanca e disperata, ho provato a mandare un fax, alternativa indicata nel sito dell’azienda. Assicurano, così c’è scritto, di richiamare entro 48 ore per fissare la data del ritiro. Il conto alla rovescia è iniziato. Nel frattempo, se qualcuno vuole lo scaldabagno, batta un colpo: lo regalo volentieri.

Auguri Palermo

Un regalo per tutti voi, grazie al grande Filippo Luna.

Orfani del cassonetto

cassonetto palermo

Qualche giorno fa ho ricevuto la visita a casa di una gentile signorina che mi ha consegnato cinque tipi di sacchetti, di diversa dimensione e composizione, e due contenitori per i rifiuti.
Questo perché è stata avviata una campagna che si chiama Palermo Differenzia e che si annuncia come una rivoluzione nella raccolta dei rifiuti.
Sul modello delle grandi città europee prima di buttare un barattolo di pelati dovremo lavarlo e ragionare su qual è il sacchetto giusto nel quale gettarlo: quello di carta, quello in amido di mais, quello di plastica-finta-plastica o quello che ha l’aria di essere un vero triste sacchetto dell’immondizia ma che nasconde una voracità da pianta carnivora?
Mi è stato detto che i cassonetti spariranno presto dalle strade e il mio pensiero è andato ai lavoratori del settore: a Palermo un abitante su 259 lavora per l’Amia. Vi sembra poco? O molto?
Certo, a giudicare dallo schifo che invade le strade della città in queste ore uno potrebbe pensare d’istinto che gli organici andrebbero potenziati. Poi però basta fare qualche ricerca per scoprire che a Torino, che ha quasi il doppio della popolazione di Palermo, c’è un dipendente dell’azienda che si occupa dei rifiuti ogni 577 abitanti. E sul totale dell’immondizia raccolta in un anno da ciascun dipendente i numeri sono ancora più eloquenti: 164 tonnellate a Palermo, 220 a Genova, 491 a Torino.
In conclusione, sono molto felice per la speranza accesa da questa nuova campagna ambientale, ma sono anche preoccupato per il destino di quei poveri lavoratori che rischiano di rimanere orfani del cassonetto. E dato che Palermo ha il primato (che Gian Antonio Stella ha definito “planetario”) di uno spazzino ogni due chilometri di strada da pulire, temo un esaurimento nervoso collettivo all’Amia. Stai a vedere che senza i cassonetti adesso da quelle parti si dovrà addirittura lavorare?

Detenuti, rifiuti, starnuti

foto beccari
Foto di Paolo Beccari

Su I love Sicilia di questo mese.

Euro pagati per la tassa dei rifiuti da una famiglia che vive in un appartamento di 100 metri quadrati a Siracusa, nel 2009: 407

Euro pagati dalla stessa famiglia nello stesso appartamento, quattro anni prima: 257

Aumento percentuale della Tarsu ad Agrigento tra gli anni 2005 e 2008: 111

Numero di detenuti ogni 100.000 abitanti negli USA: 686

Nelle Isole Cayman: 664

In Russia: 638

In Italia: 95

Detenuti morti nelle carceri italiane negli ultimi dieci anni: 1.531

Di cui per suicidio: 545

Costo medio in euro di un detenuto in un carcere italiano, al giorno: 175

Costo medio in euro di un condannato in affidamento ai servizi sociali, al giorno: 5

Tasso di mortalità stimato per l’influenza suina: 0,1- 0,5

Per una normale influenza: 0,1

Milioni di euro ricevuti dalla GlaxoSmithKline, che produce uno dei vaccini, dal ministero della Salute italiano nel 2008: 24

Percentuale di personale del settore preclinico licenziato dalla GlaxoSmithKline nel 2008: 30

Percentuale delle somme giocate al Superenalotto che spettano alla regione Sicilia: 12,25

Milioni incassati dalla Sicilia grazie al Superenalotto nel 2009 (fino al mese di agosto): 15,6

Perdite in euro della società Terme di Acireale che pesano sui conti regionali, nel 2008: 1.000.000

Turisti stranieri che in tre anni hanno visitato le terme di Acireale: 15

Fonti: la Repubblica, Umanità Nova, Ristretti Orizzonti, l’Espresso, Ansa, Corriere della sera.

Rifiuti, arte, politica, turisti

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

Giorni di lavoro in aula, in un anno, per i deputati regionali siciliani: 72

Deputati del Pd presenti in aula ieri all’Ars per discutere della crisi: 23

Della maggioranza: 5

Stipendio netto di un deputato regionale siciliano (tolte cioè le ritenute fiscali e le quote contributive per l’assegno vitalizio): 9.210,82 euro, più il rimborso per le spese di viaggio, di trasporto e telefoniche.

Premi ricevuti dal palermitano Davide Enia in Italia e all’estero: 10

In Sicilia: 0

Tonnellate di rifiuti prodotte ogni giorno dai palermitani: 1.000

Tonnellate di rifiuti per strada l’altro ieri a Palermo, secondo Berlusconi: 4.000

Giorni stimati l’altro ieri da Berlusconi per ripulire Palermo: 9

Giorni mancanti alle elezioni: 1

Percentuale del bilancio del Comune di Palermo impiegata per pagare i dipendenti comunali: 72

Dipendenti del Comune di Palermo: 21.895

Dieci anni fa: 13.800

Autobus in dotazione alla società dei trasporti urbani di Palermo, Amat: 531

Regolarmente utilizzati: 235 315

Autisti Amat in permesso domani e dopodomani come rappresentanti di lista: 334 350

? Autisti assunti dall’Amat nel 2007: 110 (fonte Corriere della Sera smentita dall’Amat)

? Di cui con patente valida per guidare un autobus: 0 (fonte Corriere della Sera smentita dall’Amat)

Giorni trascorsi dall’inizio del secondo mandato del sindaco di Palermo, Diego Cammarata: 745

Presenze di Cammarata a Sala delle Lapidi: 2

Numero di parole della lettera di scuse del sindaco di Palermo ai turisti: 110

Ai palermitani: 0

Aggiornamento 1.
Molti di voi mi chiedono in privato le fonti di questi numeri. E’ stata una mia mancanza non indicarle subito. Comunque provvedo: Milano Finanza, Live Sicilia, Rosalio, Corriere della Sera, sito dell’Ars, sito del Comune di Palermo, sito di Davide Enia, la Repubblica.

Aggiornamento 2.
Il presidente dell’Amat Mario Bellavista fornisce alcune cifre aggiornate e una precisazione. Gli autisti in permesso come rappresentanti di lista sono adesso 350 (e non 334, come riportava ieri una nota dell’ufficio stampa dell’Amat); gli autobus regolarmente utilizzati sono attualmente 315 (e non 235); gli autisti senza patente non sono mai stati assunti dall’Amat. Il riferimento a queste due notizie è contenuto nell’articolo di Gian Antonio Stella “Il grande buco dei conti di Palermo“, pubblicato sul Corriere della Sera il 26 febbraio scorso, a tutt’oggi  libero da qualunque smentita ufficiale, ma, afferma Bellavista, oggetto di “due procedimenti penali a carico di Stella e del Corriere della Sera”.