Un borghese piccolo piccolo

La cordigliera di rifiuti che attraversa Palermo continua, da mesi, a essere notizia di secondo o terzo livello. Di conseguenza continua il mistero (sempre più appassionante) dello scarso successo della monnezza di destra di Palermo rispetto a quella di sinistra di Napoli, che a suo tempo fu protagonista di un indimenticabile kolossal mediatico culminato nel salvifico arrivo di Berlusconi, che con la sola imposizione delle mani fece sparire le deiezioni di una regione intera in misteriosi buchi. Riparato in Sudafrica con i suoi cari per assistere ai Mondiali, il sindaco Cammarata, un bel signore abbronzato, non pare particolarmente afflitto dalle circostanze. Ove ci fosse emergenza (lo decideranno il Tg1 e il Tg5), risulta difficile immaginarlo travolto dalle polemiche e inseguito dai rimorsi come capitò al collega Bassolino. Ha quel sembiante sorridente e sano che appartiene alla ristretta borghesia meridionale, gente che ne ha viste parecchie ma non si è mai scomposta: per questo si è borghesia, mica per altro. È stato al tempo stesso sindaco e deputato, quand´anche a Palermo la situazione precipitasse lui potrebbe sempre dire che è stato costretto a passare molto tempo a Roma e insomma, non ci si può occupare di tutto.

L’amaca di Michele Serra su la Repubblica di ieri.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

3 commenti su “Un borghese piccolo piccolo”

  1. come si dice, u pittò! E io mi vergogno, mi vergogno per il sindaco, e mi vergogno della mia impotenza. E’ la sensazione che mi pervade quando mi sfiora il pensiero che fare la propria parte non basta.

  2. No, infatti, non basta, cara Rosipa. Non basta l’indignazione e il rispetto delle regole.

    “Ha da passà ‘a nuttata”. E chissà cosa ci riserva ‘a jurnata…

  3. “Ha quel sembiante sorridente e sano che appartiene alla ristretta borghesia meridionale…”

    E’ vero. Dobbiamo ammettere che Palermo non ha (finora) saputo esprimere una borghesia diversa da quella raffigurata nel Gattopardo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *