Trecentomila euro al mese

Il premier non deve essere necessariamente uguale a tutti gli altri cittadini, ma deve essere rappresentativo di tutti gli altri cittadini. Il sistema di garanzie che lo circonda deve essere più forte per compensare una sovraesposizione che non è di casta, ma diretta emanazione di democrazia.
Quando però un premier può consentirsi di sborsare una somma mensile pari allo stipendio di trecento metalmeccanici per tacitare i suoi casini familiari, c’è da chiedersi quanto il sistema di garanzie che vale per la carica istituzionale sia suscettibile di modulazione.
Le democrazie ordinarie (quelle che preferisco) sono molto sensibili all’interazione tra denaro e diritto. Il primo è olio, infatti lubrifica anche i meccanismi più rugginosi. Il secondo è acqua, per tutti, accessibile, non limitabile.
Non a caso acqua e olio tendono a separarsi.

Poteri del Capo dello Stato

Secondo quel che sostiene Berlusconi occorrerà cambiare i testi universitari e i manuali di Diritto. Tra i poteri del Capo dello Stato c’è infatti anche quello di convincere, pressare e, al limite, corrompere i giudici della Corte costituzionale.