Chi calunnia Brunetta

L’escort Nadia Macrì, ontologicamente coinvolta in scandali berlusconiani, racconta di aver avuto una notte di sesso con Renato Brunetta in cambio di 300 euro e soprattuto afferma di aver cercato di rivederlo per instaurare un rapporto più continuo.
Guardare le foto per arrendersi all’evidenza: il ministro è stato calunniato.
Trecento euro? Per accollarsi uno come lui ce ne volevano almeno il quadruplo.

Uno contro 60 milioni


Il dilemma italiano sta tutto nelle seguenti frasi.
“Amo la vita e le donne”.
“Il premier è malato e fuori controllo”.
Sapete tutto.
La prima frase è la giustificazione di un tale che non ha ancora deciso se studiare da statista o invecchiare da viveur.
La seconda affermazione è di un settimanale cattolico che esprime il disagio della platea verso quello che un tempo era il suo attore preferito.
Tra l’amore per la vita e l’ossessione patologica c’è uno spazio largo quanto un Paese spaesato da colpi di scena ambientati all’ombra di una gran quantità di sottane. Ci sarebbe solo un modo per ricomporre il tutto. Pacificarci nel nome della separazione delle carriere: gli anziani miliardari che vogliono governare con la stessa disinvoltura con la quale vogliono scoparsi tutte le minorenni che incontrano, da un lato; il resto della popolazione dall’altro.
Insomma sarebbe una separazione netta: uno solo contro 60 milioni di persone.

Povera minorenne

La protagonista del nuovo caso di SSS, SuperSilvioSex,  è la minorenne più inattendibile che esista. Infatti chiunque, guardandola in foto, a tutto può pensare tranne che alla sua situazione anagrafica. E se proprio uno dovesse definirla di primo acchitto, non direbbe: toh, povera minorenne!
Direbbe ben altro.
Cerchiamo di essere obiettivi.

Colon retto

Nel fine settimana mi è capitato tra le mani il libro di Fabio Volo “Un posto nel mondo”.
La frase che più mi ha colpito è questa.

Capisco di avere un buon rapporto con una persona non per ciò che diciamo, ma per la capacità che ho di cacare a casa sua e per il tempo che resto in bagno.

Il libro è un’irritante rassegna di banalità, tipo:

Il coraggioso si plasma la fortuna da solo.

Oppure:

L’innamoramento è come una sbronza che altera la realtà. Fare un figlio perché si è innamorati è come comprare una casa da ubriachi.

Il resto è un susseguirsi di consigli sulle tecniche di masturbazione davanti ai canali tv criptati, un tripudio di pisciate, di noiosi rapporti sessuali (noiosi perché mal raccontati) e di luoghi comuni sulle donne.
Ciò che dovrebbe stupire non sono le centinaia di migliaia di copie vendute, ma il rischio che questo best seller sia considerato il manifesto di una generazione. Una generazione che, come il suo guru, ha un baricentro di ragionamento molto basso. Diciamo al livello del colon retto.

Grazie alla Contessa.

Questo sesso radical chic

A gentile richiesta.

di Verbena

Le petite robe noir al primo appuntamento per lei.

I calzini colorati di Topman al primo appuntamento per lui.

Farsi salire la libido ascoltando sexy allusioni in francese.

Farsi abbassare la libido ascoltando sexy allusioni in dialetto (meridionale).

Immaginarsi fascinose come Tina Modotti durante l’amplesso.

Credersi Chuck Palahniuk durante una qualunque pecorina.

Rivestire, per forza, di significati esistenziali una botta e via.

Svestire, per forza, di contenuti romantici una botta e via.

Applaudire le fellatio mimate nei concerti (quelle che fanno audience).

Criticare le fellatio negli uffici ministeriali (quelle che fanno carriera).

La shunga, i  manga  e  il vintage di Jacula e Sukia.

Luxuria, Vulvia e Stanford, l’amico gay di Carrie.

Il sex appeal di Tilda Swinton (ma anche le tette della vicina buzzicona).

Aggiornare l’elenco delle tue donne da letto, in un taccuino.

Riprendersi un qualunque uomo nel tuo letto, dopo un solo bicchiere di vino.

Vietato innamorarsi

LE FINALITÀ DEL CIRCOLO SONO LO SVILUPPO, L’ESALTAZIONE, LA CONCRETIZZAZIONE DEI SENTIMENTI TRASGRESSIVI E LICENZIOSI AD UNA FINALITÀ DI CULTURA DEL SESSO E DELLE SUE VARIE SFUMATURE SENZA LIMITI E LIMITAZIONI, SENZA USCIRE DALLA LEGGE (pertanto non è il caso né di corteggiare né di innamorarsi)

Dal sito delle Sabbie Nere, locale per scambisti in provincia di Catania.

Problemi da prendere di petto

Il cda della Rai ha deciso di affrontare il più urgente dei problemi della televisione pubblica: le scollature di presentatrici e soubrette.

La politica del fare

Se facessi politica farei delle grandi porcate in privato. Il mio slogan sarebbe meglio un culo che una faccia da culo.

Tinto Brass a Barbareschi Sciock.

Grazie a La contessa.

Della vergogna e altre amenità

La foto è di Paolo Beccari

di Verbena

Della vergogna e altre amenità.
Io non mi vergogno di arrossire, qualche volta.
Io non mi vergogno di non aver mai marinato la scuola.
Io non mi vergogno di essere antifascista e di farlo sapere al mio capo che vota Silvio.
Io non mi vergogno di non ricordare più i sette re di Roma.
Io non mi vergogno di barattare qualunque serata vip per un buon film.
Io non mi vergogno di non avere un animo rock.
Io non mi vergogno di rubare le caramelle gommose dalla stanza del capo, sempre quello.
Io non mi vergogno di guidare piuttosto male e di orientarmi pure peggio.
Io non mi vergogno di essermi addormentata addosso alla vicepreside, in discoteca, durante la gita a Vienna.
Io  non mi vergogno di amare la cipolla, cruda.
Io non mi vergogno di sorridere agli uomini belli, per strada, se li incontro.
Io non mi vergogno di andare in giro senza trucco, se non mi va.
Io non mi vergogno di usare solo profumi costosi.
E non mi vergogno di fare buon sesso, che dio lo benedica.

Ci vuole fegato

urlatrice per sesso

Questi signori – in particolare la signora, ma il marito può considerarsi correo – sono al centro di una di quelle storie talmente belle da sembrare inventate. Soprattutto per il coraggio dell’uomo.