A proposito di diPalermo che ha chiuso

 

Once upon a time.

Io e diPalermo

dipAccade molto spesso che qualcuno mi identifichi ancora con diPalermo e la cosa, da un punto di vista affettivo-professionale, mi fa piacere. Tuttavia la nostalgia fa spesso a pugni con la ragione e allora, quando mi chiedono di diPalermo, devo rispondere: non ne faccio più parte ormai da quasi un anno. Perché le cose cambiano e non sono le rughe, che del tempo sono la testimonianza più genuina, che spaventano. Il progetto di diPalermo è nato in una maniera ed è finito in un’altra: non sta a me dire se migliore o peggiore. Di certo io, che quel progetto l’ho scritto, a un certo punto non l’ho riconosciuto più come mio. E non è colpa di qualcuno, ma di qualcosa. Dell’aria che respiriamo, dei pregiudizi che ci ingabbiano, dell’esperienza che ci fabbrichiamo ad hoc, del qualunquismo, dell’umana convenienza, della lettura veloce che va benissimo con tutto fuorché con le notizie. Il mio distacco, doloroso, lo comunicai in una nota che sul blog passò quasi inosservata. Chi mi conosce sa che sono un tipo tutt’altro che discreto, però allora lasciai correre. Oggi credo che sia il caso di ribadirlo: con diPalermo non c’entro più nulla. Per motivi poco interessanti per il lettore. Ma fondamentali per me e per la mia maniera di vedere le cose del mondo.

La forza di un’immagine

Palermo fotomontaggio

Lo ha scritto un commentatore su diPalermo , ci sono fotomontaggi che valgono quanto un editoriale. Ed effettivamente oggi quest’immagine creata da Giuseppe Giglio racconta lo sfacelo di una città più e meglio di un milione di parole.

Ragionare sui fatti

Così la commissione del premio Mario Francese a proposito della menzione speciale per l’informazione online assegnata a diPalermo.
Piccola rivoluzione: l’ordine dei giornalisti premia un blog, anzi un superblog, che non è una testata giornalistica. I tempi cambiano e qualcuno, finalmente, se ne accorge.

Scoop e dintorni

Oggi su diPalermo abbiamo fatto uno scoop niente male: abbiamo scoperto che tutti i dati forniti dal Comune di Palermo sulle elezioni amministrative 2012 sono sbagliati.
La notizia è finita su tutti giornali, siti web e telegiornali. In molti hanno citato – come è giusto in questi casi – la fonte dello scoop (La Repubblica, Skytg24, Il Corriere della Sera, Livesicilia, eccetera). Altri se lo sono dimenticati. Altri ancora hanno fatto i salti mortali non solo per evitare di nominarci, ma addirittura per minimizzare l’importanza della notizia (che alla fine è venuta comunque fuori in tutta la sua dirompenza).  Ecco, a quest’ultimi vorrei rivolgere un abbraccio affettuoso. Perché so che hanno rosicato con grande sofferenza.

Liberaci dal prosciutto

Non esistono città sbagliate. Esistono uomini sbagliati.

Su diPalermo Francesco Massaro dice con semplicità quello che molti hanno paura persino di sussurrare. E cioè che se un delinquente muore durante una rapina, in fondo bisogna tenere conto che se l’è andata a cercare (lo so, è brutto da sentire o da leggere) e la società non deve per forza sentirsi colpevole. La violenza e la sopraffazione non si combattono con le minestrine dei buoni sentimenti, ma con la certezza delle conseguenze che la natura stessa ci consegna: se impugni una pistola, quella pistola potrà ucciderti; se vivi nel male, quel male potrà toccarti.
E per dire/pensare queste cose nell’anno di grazia 2012 non bisogna necessariamente essere fascisti. Basta vivere con gli occhi aperti e lasciare il prosciutto nel piatto.

Interisti e perdenti

Sapevo – giuro che lo sapevo – che quegli anni di successi ingordi sarebbero stati una parentesi e che presto o tardi saremmo tornati alla nostra rassicurante dimensione da nobile decaduta, seppur fiera e altera.

Francesco Massaro racconta meravigliosamente la sua fede interista.

Scrittori

Qui Giancarlo Macaluso torna su un tema che ha risvegliato molti scrittori siciliani.

Cattive amicizie

Su diPalermo Riccardo Arena spiega perché Totò Cuffaro è stato rovinato da un manipolo di amici spacconi.

Auguri

Siamo agli auguri, miei cari. Innanzitutto vi faccio quelli per il Natale. Poi, visto che per una settimana proverò ad andare in vacanza, vi anticipo quelli di buon anno. Nella mia valigia però c’è sempre spazio per un computer e c’è il rischio che ci si continui a sentire nei prossimi giorni, tra una sciata e l’altra…
Comunque vada, vi abbraccio uno per uno…. il che, dato che ieri eravate più di mille visitatori unici – un grande numero per un piccolo blog –  è un bell’impegno.
Grazie, grazie a tutti. Siate sereni se potete.

P.S.
Se avete un paio di minuti date un’occhiata a questo video che abbiamo realizzato per diPalermo.