La forza di un’immagine

Palermo fotomontaggio

Lo ha scritto un commentatore su diPalermo , ci sono fotomontaggi che valgono quanto un editoriale. Ed effettivamente oggi quest’immagine creata da Giuseppe Giglio racconta lo sfacelo di una città più e meglio di un milione di parole.

L’unità d’Italia in un vaffanculo

Ieri la Padania ha manipolato una foto (clicca per ingrandire) per dimostrare che la Cgil sta con gli zingari, cioè contro il popolo italiano. Al di là della risata spontanea per una macchinazione così debole e così lontana dai problemi reali del Paese (qualcuno può dimostrare che i Rom e la Cgil siano emergenze nazionali in questo preciso momento?), va sottolineato il carattere più militaresco che militante di un giornalismo da manganello abusivo. Dilaga la violenza, latita la notizia; imperversa la falsità, si estingue la verosimiglianza.
Ci vorrebbe un solo grido, dalle Alpi alle piramidi, indirizzato a questi dilettanti dell’informazione: inizia con “vaff” termina con “culo”.

Il parco che non interessa a nessuno

Per motivi sportivi sono da sempre un frequentatore del parco della Favorita di Palermo. Ne conosco sentieri, pietraie, radure. Ne conosco anche lo stato di abbandono, un abbandono che non ha mai sconvolto la cittadinanza: alla maggior parte dei palermitani, della Favorita non gliene frega niente. Per loro quello non è un parco, ma una strada che collega la città al suo lido, Mondello.

Chissà se vedendo questi fotomontaggi realizzati da Raffaele Corso, qualcuno si convincerà che quella meravigliosa area verde non è solo per zingari, prostitute e coraggiosi podisti.

Ci sarà mai un amministratore pubblico in grado di valorizzare una risorsa come la Favorita?

Visto su Rosalio.