Bravo

Salvo Toscano è finalista al premio Zocca per il migliore romanzo scritto da un minore di anni 35.

Metti che Lombardo…

Dunque Raffaele Lombardo oggi pomeriggio sarà chiamato a rispondere, oltre che della propria integrità morale, soprattutto della propria arte di comunicatore. Un’arte della quale, a dire il vero, finora non si è dimostrato pratico. Ma gli uomini sono anche gli eventi che innescano e la promessa di fare nomi e cognomi in tema di mafia e politica è una discreta trovata per rilanciarsi mentre si è incudine sotto il martello della giustizia.
Analizziamo in breve quali sono gli scenari.
1)    Lombardo va in aula e fa realmente i nomi. Domande spontanee. Perché non li ha fatti prima? Perché ha aspettato di essere indagato per concorso esterno in mafia per dire quello che sapeva? Parla forse per ritorsione?
2)    Lombardo va in aula e parla in lombardese. Non fa i nomi, ma lascia intendere di sapere più di quanto molti altri sappiano. Domande spontanee. Uno come lui, nella scomoda posizione di indagato, si mette a fare il furbetto, quello che manda a dire, come un qualunque picciotto col pepe nel posteriore? E poi questi messaggi non si affidano solitamente alle vie private, tramite gli amici degli amici?
3)    Lombardo va in aula e racconta la favola dei nomi fatti alla magistratura e solo alla magistratura. Domande spontanee. Perché ci ha fatto perdere tempo? Non era meglio dedicare la seduta dell’Ars alle solite leggi per pochi nell’indifferenza di molti? Stai a vedere che Cascio ci aveva visto giusto?
4)    Lombardo non va in aula. Domande spontanee. A che ora lo sono andati a prendere? Per le arance da portare, meglio tarocchi o brasiliane?

Qui la diretta.

Dura satira, sed satira/2

Dopo le polemiche di ieri, Sergio Staino si giustifica oggi sull’Unità.

Presente!

Dice il governatore di Sicilia Raffaele Lombardo che domani all’Ars farà i nomi dei politici “legati alla mafia e agli affari”. Cioè farà l’appello?

Di corsa ma non di fretta

Il grado di serenità, dalle mie parti, si misura anche col tempo impiegato a scegliere il paio di scarpe adatte alla corsa mattutina. Ovviamente il rapporto è direttamente proporzionale: più tempo ci vuole, più sono sereno.
E’ uno dei vantaggi meno celebrati della corsa. Provateci.

Pane e tempesta

E per noi ogni giorno è prezioso.
E abbiamo i racconti.
E sappiamo riparare le cose, voi no.
E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa.

Da “Pane e tempesta” di Stefano Benni. Un inno alla vita raccontata e ai racconti che sono vita.

Dura satira, sed satira

C’è un gran casino sulla vignetta di Staino pubblicata oggi dall’Unità.

Chissà

L’idea è affascinante.
Anni fa un mezzo di trasporto simile (di cui adesso non ricordo il nome) fu lanciato sul mercato con uno slogan discreto tipo “l’idea più rivoluzionaria per il trasporto urbano”.
Era una specie di bipattino.
Finì nel dimenticatoio ancor prima di essere commercializzato.

Incrocio pericoloso

A Palermo c’è un incrocio in cui i lavavetri sono particolarmente aggressivi. Io stesso ne sono testimone.
Finalmente
le forze dell’ordine sono intervenute. E ora non cominciamo con la solita tiritera sui poveri immigrati costretti a sbarcare il lunario.
Tutti gli altri sono poveri immigrati, quelli di quel gruppetto sono (aspiranti) criminali.

Hic!

Mai dichiarare a stomaco vuoto, al Vinitaly.

Da La stampa.it.