Bum

Senza titolo

Dopo la minaccia di un attacco nucleare della  Corea del Nord agli Stati Uniti è utile sapere chi ha armi nucleari nel mondo e chi ha fatto del nucleare solo uno strumento di propaganda. La cartina della CNN è una buona guida per cominciare a capire.

Zichichi vuole il nucleare in Sicilia

 

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Il risultato dei referendum conferma la strana sensazione che abbiamo provato io e mia moglie  ieri sera quando siamo andati a votare. Tutt’intorno a noi facce serie, alcune con un velo di soddisfazione. Tra sconosciuti ci si scambiava sguardi che, osando, avrebbero potuto essere di complicità. A un certo punto un’anziana signora ha detto a se stessa: “Beh, ho fatto il mio dovere”. Come se cercasse consolazione o, al contrario, volesse suonare la carica.

Tutti noi non eravamo andati per votare, ma per contarci.

Il gradasso

C’è un vecchio sistema per stanare i gradassi, far loro domande.
Così quando uno dice che i magistrati sono come le Br, è utile chiedergli “tu che facevi quando i magistrati erano assassinati dalle Br?”. E magari suggerire la risposta: “Mi facevo proteggere dalla mafia”.
Oppure quando uno dice che il referendum sul nucleare è stato aggirato proprio per non far votare la popolazione sul nucleare, è utile chiedergli “tu te la faresti costruire una centrale atomica davanti casa?”. E magari suggerire la risposta: “Certo ad Antigua”.

Quel che dice l’ambientalista eretico

Proseguendo le riflessioni (mie e vostre) di ieri sui referendum prossimi venturi e, in particolare, sul quesito che riguarda le centrali nucleari, ho trovato un’interessante intervista su un vecchio numero di Wired (novembre scorso). Parla Stewart Brand, l’inventore del Whole Earth Catalog, un punto di riferimento degli ambientalisti degli anni settanta, quelli forti tanto per intenderci.
Oggi Brand è un eretico e del nucleare pensa quel che segue:

Sono rimasto impressionato da quanto siano esagerate tante delle accuse contro il nucleare. Le radiazioni sono molto meno pericolose di quanto mi era stato spiegato. L’eliminazione delle scorie è facile e normale, gli Stati Uniti l’hanno fatto nel New Mexico per più di un decennio senza problemi. L’energia nucleare è certamente più costosa del carbone o del gas naturale, ma anche l’eolico e il solare lo sono, e alla lunga costano più del nucleare. Gli Stati devono tassare i combustibili fossili come carbone, gas e petrolio, altrimenti siamo cotti. (…)
La scienza aiuta a capire qual è il livello di rischio, e la tecnologia permette di orientarlo nella direzione migliore. Non esiste niente che non presenti rischi. Ma ora il pericolo maggiore viene dal non fare niente, e aspettare che il cambiamento climatico ci travolga.

Toh, i referendum

Nessuno lo dice, ma tra un mese ci sono i referendum per argomenti di grande rilevanza. Come spesso accade, tanto per rendere semplici le cose, si vota sì per dire no.
Quindi si vota sì per dire no alla privatizzazione dell’acqua.
Si vota sì per dire no alle centrali nucleari in Italia.
Si vota sì per dire no al legittimo impedimento.
Sull’acqua e sul legittimo impedimento ho le idee abbastanza chiare, quindi voterò sì. Sul nucleare sto riflettendo – e sono ben accetti i vostri contributi anche via e-mail – perché da un lato l’onda dell’emozione del disastro giapponese indurrebbe chiunque a lasciare le cose come sono, dall’altro la certezza che non esiste il nucleare sicuro al cento per cento ci rende tutti un po’ più fatalisti (se un incidente capita a Bolzano piuttosto che in Francia poco cambia per tutti noi). Ma so che il tema è complesso e non voglio dare giudizi trancianti.
Al momento mi preme ricordarvi quel che i media tradizionali hanno ignorato quasi tutti colpevolmente. E cioè che il 12 e il 13 giugno c’è un appuntamento importante per il destino di questo Paese.

Il nucleare tra verdi e Verdini

Umberto Veronesi ha accettato di guidare l’Agenzia per la sicurezza del nucleare. E nel Pd, di cui Veronesi è senatore, scoppia un casino. In pratica gli si contesta una scelta che sarebbe in controtendenza con una parte del partito.
Del nucleare abbiamo già parlato e credo che l’argomento sia uno tra quelli in cui le opinioni contano quanto i fatti. Non mi permetto di giudicare le prime, però sui secondi ho qualcosa da dire, con riferimento alla scelta di Veronesi.

Lo scienziato è tra i più illustri del panorama mondiale quindi mi fido più di lui che di altri quando si parla di salute. E per di più è un oncologo, mica un proctologo (con tutto il rispetto per i proctologi e per il loro raggio d’azione).
L’alternativa, se avesse rinunciato, sarebbe stata un Verdini o un altro amico degli amici, un coordinatore di partito, un portaborse con la laurea breve in fisioterapia, o una ex miss dalle tette atomiche (ma non radioattive).
Infine, i tempi di realizzazione delle grandi opere in Italia sono il migliore antidoto contro l’allarmismo nucleare. Quando le centrali saranno pronte, dopo la realizzazione del Ponte sullo Stretto, la chiusura dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria, la ricostruzione de L’Aquila e l’istituzione di carceri speciali per i magistrati non allineati, l’umanità sarà estinta. E a Veronesi, che è un meraviglioso vegetariano immortale, toccherà solo tirare giù la saracinesca di un’Agenzia che per secoli non ha avuto di cosa occuparsi.