La virgola che manca

Giuro che è tutto vero.

Neanche una domanda a piacere

Se il ministro Brambilla ha un merito, è quello di darci un’idea precisa dello stato del giornalismo italiano.

(Quasi) tutti al mare

Foto di Paolo Beccari

Italiani in vacanza secondo il ministro Brambilla: 30.000.000
Secondo l’Oservatorio Europcar di Doxa: 29.000.000
Secondo Federconsumatori: 25.000.000
Secondo Assoedilizia: 39.000.000

Italiani che vanno al mare secondo il ministro Brambilla, in percentuale: 62
Secondo Federalberghi: 74
Secondo Assoedilizia: 55

Fonte: il Venerdì di Repubblica, Doxa, Federconsumatori, Assoedilizia

Import-export

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Binario

di Daniela Groppuso

“Il premier Berlusconi ha proprio ragione. Ormai esportiamo soltanto insulti”.
Vittoria Michela Brambilla, a proposito della nuova task-force anti denigrazione internazionale del Cavaliere.

“Ci sono giornali stranieri, imbeccati da certa stampa italiana, che muovono solo accuse assurde, ridicole, che fanno male all’Italia, sputtanando non solo il presidente del Consiglio, ma la nostra democrazia e il nostro Paese, danneggiando anche i nostri prodotti”
Silvio Berlusconi, Festa della Libertà di Benevento.

Se il ministro ha tempo

Altroconsumo pone dieci domande al (burp!) ministro Brambilla a proposito del noto portale Italia.it.

Re Mida

Michela Brambilla Silvio Berlusconi

Mara Carfagna, ministro.
Michela Vittoria Brambilla pure.
Barbara Matera, europarlamentare.
Noemi Letizia all’Isola dei famosi.
Patrizia D’Addario su Interviù.

Quel che Berlusconi tocca, improvvisamente riluce d’oro.

Fratelli di Italia.it

italia.it

E’ di nuovo online da qualche giorno il portale del Turismo italiano, Italia.it. Il sito monster era scomparso dal web nel gennaio 2008, precisamente venerdì 18 verso ora di pranzo, dopo aver divorato una cinquantina di milioni per il progetto.
Ora il ministro Brambilla (fa sempre un certo effetto pronunciare questo cognome preceduto dalla parola “ ministro”) promette che il portalone farà il suo figurone. Intanto solo il sito, rimesso a nuovo,  è costato circa cinque milioni di euro: ripeto, cinque milioni di euro. Molti di voi sono esperti del settore e potranno fornire una testimonianza sulla congruità della cifra.

A chi sono andati questi soldi?
Alla Aci Informatica, società per azioni di proprietà esclusiva dell’Aci, Automobil Club d’Italia, che è un ente pubblico.

Perché affidare la realizzazione del sito alla spa di un ente pubblico e non a un consorzio di imprese private?
O in alternativa: perché non far realizzare l’opera a qualche dipartimento ministeriale sottoutilizzato o a un gruppo universitario di ricerca?

Se dedicherete qualche prezioso minuto del vostro tempo all’esplorazione del portale vi accorgerete che era davvero difficile fare di peggio (fino a qualche giorno fa la Basilicata era al posto della Campania sulla cartina geografica).
“L’Italia è il Paese del cielo, del sole, del mare” scrive il premier Berlusconi nella home page. Un bello sforzo di fantasia, quel che ci vuole per raccattare turisti che arrivano dagli inferi, dalle caverne o dalle fogne di Calcutta.
Però mancano i mandolini…

Grazie a Davide Enia.

Se è crisi è crisi per tutti

Il ministro Brunetta ha siglato con (è difficile scriverlo) il ministro Brambilla il protocollo di intesa per il nuovo portale nazionale del turismo (ecco il documento in pdf). Costo: di 10 milioni di euro.

Via Corriere.it