Più che un concerto, un tête-à-tête

Ieri sera il rapper 50 Cent nell’unico concerto italiano, al Palasport di Acireale, ha fatto qualche centinaio (sparuto) di spettatori. Incasso della serata? Qualcosa più di 50 cent.

La terra dei cannoli

Pare che anche il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo abbia qualche noia con la giustizia.

Sciascia chi?

“Certo che ho letto Sciascia. E’ un  libro dalla copertina rossa. Vero prof?”
Prof passa in rassegna tutte le copertine di sua conoscenza dedicate al maestro. Forse qualcosa di rosso c’è. Forse qualcosa di Adelphi della Piccola biblioteca.
Ma Prof. vuole andare sul sicuro e all’esaminanda chiede se ricorda il titolo della lettura. Niente da fare.

Rosa Maria Di Natale fa un esperimento coi suoi studenti universitari.

We are the robots

L’altro giorno, dopo aver letto questo post, mi è venuta la curiosità di andare a sbirciare in giro tra i file robots.txt di vari siti.
Cosa sono i file robots.txt? Sono muri tirati su dagli amministratori di un sito internet per evitare che i motori di ricerca entrino in alcune stanze del sito stesso. In pratica servono per dire a Google, Yahoo e compagnia bella di non indicizzare (leggi: di non rendere pubbliche) certe pagine.
E per essere più chiaro parto subito con gli esempi.

1) Il Corriere.it ha blindato questa stanzetta.

Disallow:/politica/10_febbraio_05/sabrina_ferilli_non_
sono_la_sora_palin_5d9b4bb8-1224-11df-b50d-00144f02aabe.shtml

Ciò significa che ha sottratto agli spider dei motori di ricerca un articolo (che nel caso specifico è stato anche cancellato) riguardante alcune controverse dichiarazioni di Sabrina Ferilli sulla mancanza di gnocca nel Pd.

2) Nel sito di Repubblica.it la situazione si fa più complessa. Qui i robots.txt blindano la notizia dell’arresto nel 2006 del capogruppo dei Ds nel consiglio regionale della Calabria.

Disallow: /2006/08/sezioni/cronaca/ds-arrestato
/ds-arrestato/ds-arrestato.html

Alzano il muro su un’antica (e per noi siciliani nota) vicenda di cocaina al ministero delle Finanze.

Disallow: /online/cronaca/cocafinanze/interce/interce.html
Disallow: /online/cronaca/cocafinanze/mai/mai.html
Disallow: /online/cronaca/cocafinanze/inte/inte.html
Disallow: /online/cronaca/cocafinanze/interce/interce.html

E cercano di rinchiudere nel dimenticatoio la campagna di stampa sul caso Telekom Serbia.

Disallow: /2003/i/sezioni/politica/telekomserbia3/caso/caso.html
Disallow: /2003/i/sezioni/politica/telekomserbia3/taormina/taormina.html
Disallow: /2003/i/sezioni/politica/telekomserbia3/taormi/taormi.html
Disallow: /2003/i/sezioni/politica/telekomserbia2/dini/dini.html
Disallow: /2003/h/sezioni/politica/telekomserbia/nomi/nomi.html

3) Il sito dell’Ansa non ha troppo a cuore la tecnologia.

Disallow: /iphone/

E mostra una certa allergia verso altri argomenti non proprio secondari.

Disallow: /finanza/
Disallow: /cinema/
Disallow: /elezioni 2008/
Disallow: /ecoenergia/

4) Il Comune di Catania cerca di metter fuorigioco i curiosi.

Disallow: /il_comune/atti-amministrativi/


5) Mentre – dulcis in fundo –  il Comune di Agrigento se ne frega di Brunetta e dà una mazzata alla trasparenza, come se si trattasse di un insulso fenomeno estetico: roba da pizzi e collant insomma.

Disallow: /AGRIGENTO/amministrazione/giunta/
Disallow: /AGRIGENTO/operazione_trasparenza
Disallow: /download/operazione_trasparenza
Disallow: /download/atti_on_line

Questi sono i pochi esempi che ho avuto il tempo di reperire. I tecnici e gli esperti di queste diavolerie informatiche mi perdoneranno per l’uso abusivo di termini specifici. Sono pronto a raccogliere suggerimenti ed eventualmente a correggermi.
Però – ammettetelo – il gioco è istruttivo.
Ah, leggete il primo rigo del robots.txt del sito del ministero delle Finanze.

Mille bolle (rosso)blu

LE MILLE BOLLE BLU 027

“Le mille bolle blu”, un delizioso spettacolo di cui abbiamo già parlato, è domani e dopodomani a Catania, per la rassegna “Gesti contemporanei” del Teatro Stabile della città etnea.  Agli amici catanesi consiglio vivamente di non perderlo.

Catanesi

Il catanese infedele che insulta in vita Angelo Massimimo e poi lo osanna in morte, che eleva o abbatte i propri eroi sulla scia del trasformismo storico impersonificato dal Vicerè Consalvo Udeza, rovescio della medaglia del Principe di Salina. Che esalta personaggi contemporanei come Enzo Bianco ed Umberto Scapagnini salvo poi abbatterli con la frase passepartout: “Tutti i stissi, sunu”.

Giuseppe Mazzone a proposito di Zenga, Catania e i catanesi.

Killer, trans e video

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

Un video incastra il governatore del Lazio Piero Marrazzo. Un video mostra un omicidio di camorra a Napoli (l’assassino è stato catturato ieri). E, nelle nostre lande, un video accusa il professor Elio Rossitto, dell’università di Catania, di aver tentato di sedurre una studentessa con la promessa di un trenta e lode.
Un video è insomma non già prova dei fatti ma essenza della notizia.
Di Marrazzo infatti sapevano tutti da mesi: i passanti di via Gradoli, i trans della Capitale, il presidente del Consiglio. L’omicidio di Napoli risale all’11 maggio 2009, cinque mesi prima della diffusione del filmato. Agli atti vergognosi di Rossitto mancava soltanto la cornice di un varietà televisivo, dal momento che all’università di Catania non si parlava d’altro da qualche mese.
Il sistema dell’informazione moderna si basa su questo strano cortocircuito logico, ancor prima che deontologico: il video funziona da rianimatore di una notizia vecchia o, peggio, di giornalisti che non vogliono (o non sanno) più inseguire i fatti noti. Ripeto: noti.

SudMediatika

Rosa Maria Di Natale convoglia le riflessioni del taccuino multimediale di Bitletteratura in un contenitore nuovo e più ampio: SudMediatika “storie, persone, media, visti dal meridiano inferiore”.
In bocca al lupo.

Tutto il taxi minuto per minuto

taxi

di Cinzia Zerbini

Domenica scorsa a Roma.

Piove.
Prendo un taxi. Ho la macchina vicino a Piazza Navona.
Lui, l’autista mi informa che: ha  quarantacinque anni, non si è mai sposato, ha tre nipoti, una sorella separata, è un reazionario, odia la confusione, odia le donne che parlano molto, ma anche gli uomini che parlano molto, non si taglia mai i capelli prima di Natale perché i barbieri aumentano i prezzi, va a fare la spesa in periferia, sua madre è morta di tumore alle ovaie perché un dottore non le aveva fatto una visita adeguata. Inoltre suo padre gli ha lasciato un pezzo di terra e lui coltiva le fragole (ci fa la marmellata e se le mangia tutto l’anno). Ogni mattina, come una preghiera, mangia le marmellata.
Piove che Dio la manda e la sta mandando tutta qui, addosso a questo taxi. L’autista, accelera e bestemmia contro i turisti che invadono Roma, un città che di eterno ha solo i turisti e che lui se fosse il sindaco farebbe pagare un biglietto a tutti questi giapponesi che non prendono mai il taxi (e lui è costretto a fare lo straordinario).
“Non dormo da quasi due giorni mia cara signora, lei è di Milano”.
E sto per dire “no, sono siciliana”, quando alla radio il giornalista annuncia che il Catania ha segnato contro la Lazio. E lui è della Lazio e inizia ad inveire contro i siciliani e contro i terroni e contro ‘sto Catania che non è possibile che vinca.
E allora dico che sono di Trieste.
Poi il Parma segna e lui dice che gli dispiace per il Palermo “perché Zamparini è uno grande” ed io dico “sì, è uno grande”. E lui dice che per un pelo non ha giocato in serie A. E io dico “quanto ci vuole per Piazza Navona?” e ho un accento nordico da fare invidia a Berlusconi. E lui dice “siamo arrivati ma se vuole le faccio fare un giro turistico per 20 euro” ed io dico “no grazie”.  E nell’attimo in cui, anziché prendere i soldi, lui afferra la mia mano ecco che la Lazio segna, lui esulta ed io scappo.

Al Fatto Quotidiano la Sicilia piace poco

Mercoledì prossimo, il primo numero del Fatto Quotidiano sarà in edicola anche in Sicilia, ma solo a Catania e Palermo.