Uno spara una cazzata.
Un altro gli va appresso e si tira dietro i ritardatari della cazzata.
Un altro gli va appresso e si tira dietro i ritardatari della cazzata.
La folla dei propalatori della cazzata si ingrandisce.
E soprattutto si arricchisce ad ogni passaggio di nuovi germogli di cazzate che originando da una cazzata non possono che generare cazzate ancora peggiori. Cazzate che non hanno neanche un minimo di riferimento con la realtà, dato che la cazzata primigenia almeno ha (spesso) un attaglio di cronaca.
Risultato: un florilegio di cazzate di cui si perde persino il gusto becero di affacciarsi al balcone delle maldicenze e godersi lo spettacolo: sicurezza è sapere che non interrogano te.
Contrariamente a quel che si pensa, questo non è un fenomeno esclusivo dei social. È sempre esistita la catena di Sant’Antonio delle cazzate con la sua pianta che cresce informe. Solo che prima cresceva in un vaso, oggi non bastano ettari.