L’unto

di Gianni Allegra

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L’esercito palermitano

Palermo, 23 lug. (Adnkronos) – Tragedia nella notte nel centro di Palermo. Un giovane caporalmaggiore dell’Esercito palermitano, che presta servizio in Veneto…

Mi scrive Tony Gaudesi: “La Sicilia non ha il partito del Sud, in compenso ha un esercito”.

Quando girano le pale

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Da La Padania di oggi.

L’attesa

attesaFoto di Giorgio Brancato (da Flickr)

I colori del G8

barak e michelle obama

de La contessa

Ho guardato le immagini del G8 più e più volte, e ancora non capisco: perché Michelle Obama continua a scegliere il giallo per le occasioni più importanti che la vedono protagonista (elezione del marito, G8…)? Perché si ostina a esaltare le forme e le dimensioni da matrona presidenziale, invece di smorzarle con toni più pacati e decisamente più adeguati?
E ancora: perché le due mogli-supplenti del premier italiano, Carfagna e Gelmini, hanno optato per un total look nero stile “vedove inconsolabili”, sotto il sole cocente de L’Aquila?  E perché hanno concesso a quell’antipatica di Carlà di conquistare il titolo di première dame meglio vestita in una kermesse a metà tra la sagra e il live-aid (sebbene il  completo bianco con camicia nera, lo avrei lasciato senza troppi rimorsi a Tony Manero)?
Sulle altre wags, dico solo: Dio(r) perdoni loro, perché non sanno quello che fanno.

La palestra di Jimmy

di Verbena

Non ho un animo rock e ho un debole per i falsetti.
Non ho buona memoria e a volte dimentico pure le cose belle.
Però stamattina mi trovavo in auto, con la radio accesa.
L’ho risentita. E ho rivisto in un lampo quella Verbena ginnasiale che la cantava a squarciagola, per decine e decine di ricreazioni, nella palestra abbandonata della scuola,
Avevo una bella voce non ancora arrochita, e un meraviglioso effetto eco che faceva il resto.
In gran segreto, come sempre.

Cassandra Pepi

giovanni pepi

Da I Love Sicilia di luglio

“Sarà mezzanotte e mezza più o meno. Nello studio di Porta a Porta si palpa un certo nervosismo per gli exit poll non esaltanti del Cavaliere. La Russa in studio si dimena, Vespa annaspa. Parte il videocollegamento con Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia, che alla fine del suo intervento azzarda alcuni dati parziali siciliani sulle Europee che vedono il Pdl andare male, ma proprio male rispetto alle aspettative e il Pd meglio del previsto. “Qual è la fonte, Pepi? Quante sezioni?”, incalza sempre più agitato Vespa, e La Russa con lui. Pepi fa appena in tempo a dire 200 sezioni ma non aggiunge che, per quanto il dato sia acerbo, la tendenza che vede il Pdl in difficoltà sia abbastanza costante in questa prima fase dello spoglio. Non fa in tempo Pepi, perché Vespa lo liquida bruscamente con un “arrivederci arrivederci” che a qualcuno sembra scocciato e La Russa dal canto suo ci piazza anche una ramanzina per i “giornalisti seri” che si avventurano nel fornire dati ancora parziali. E invece, alla fine, la profezia di Pepi-Cassandra dalla Sicilia si abbatte come mannaia sui berluscones, guastando la notte del Cavaliere”.

O forse no

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Manifesti a Palermo, fotografati da Giacomo Cacciatore.

Azzeramento

Azzeramento

di Vittorio Pasticcino

Fumate tre sigarette in una stanza e ci sarà puzza di fumo. Fumatene cinquanta e ci sarà tanfo. E il tanfo entra nelle vene in un attimo. Sono qui seduto davanti a un nuovo direttore di un assessorato regionale siciliano che vuole creare il partito del Sud di cui sentivamo il bisogno.
Ha meno anni e molti più soldi di me. Era del partito democratico. Poi è stato di Forza Italia. Adesso è dell’Mpa.
Sono qui dopo cinquanta telefonate. Per un’udienza papale serve molto meno.
In mano ho la bozza di una norma che, se approvata dall’Assemblea regionale alleggerirebbe il carico burocratico di una vasta categoria produttiva. Il tanfo mi abbraccia le corde vocali  e con una voce sempre più rauca dico: “Dal punto di vista tecnico la bozza sembra essere perfetta in quanto realizzata con il contributo del suo predecessore”.
Avessi detto che sua madre era una escort e alleggeriva le pene di qualche uomo politico l’avrei offeso meno. Avessi detto che sua sorella era una escort con il vizio di filmare e fotografare l’attività ludica di qualche uomo politico l’avrei offeso meno.
“Mio caro dottor Pasticcino, lei continua a dire che questa norma è stata fatta dal mio predecessore. Ma lei sbaglia, perché forse lei non ha ancora compreso che tutto ciò che c’era prima è visto come fumo negli occhi da tutti. Vede, mio caro dottor Pasticcino, se lei continua a dire così c’è il rischio che questa norma rimanga una bozza. Non lo dica più la prego. E non perché io abbia qualcosa contro il mio predecessore, persona degna che io stimo molto, ma perché lei deve capire che l’azzeramento è azzeramento”.
Gli stringo la mano ed esco.  Oggi ci sono 40 gradi e spero che il tanfo evapori insieme alla mia voglia di continuare a rimanere una persona civile in una terra che azzera anche le speranze.

Piombini

Questo commento di Giacomo Cacciatore vale la pena di essere (ri)letto.