Tutto il suo padrone

Dudù è un cane presidenziale ma anche un cane molto verace: si butta in giardino, si butta nel fango, non bada molto alla forma. Non è un cane con la puzza sotto al naso, è un epicureo.

Gabriella Giammanco, deputata PDL, a “Un Giorno da Pecora”.

 

I forzati della simpatia


C’è questo trend della simpatia, tra i politici aspiranti premier. Battute, allusioni, uso degli animali, scenette ai comizi. Come se la simpatia fosse un mestiere che si impara: beh, oggi mi faccio due o tre orette di training con un volumetto di Gino Bramieri.
Il più inefficace degli antidoti contro l’antipatia atavica della politica italiana è l’allegria finta, l’ammiccamento forzato a favore di telecamera. Senza voler fare il nemico della contentezza, credo che quello che oggi serva a un aspirante capo del governo sia la spontaneità, l’immediatezza, non il copioncino mandato a memoria con prestazioni da repertorio dell’Istituto Luce.
Insomma, siamo la repubblica delle banane: a che serve fare le scimmie?

I privilegi del cane attore

Grandi Navi Veloci ha un occhio di riguardo per i cani attori. Ma solo per quelli protagonisti, eh.