I forzati della simpatia


C’è questo trend della simpatia, tra i politici aspiranti premier. Battute, allusioni, uso degli animali, scenette ai comizi. Come se la simpatia fosse un mestiere che si impara: beh, oggi mi faccio due o tre orette di training con un volumetto di Gino Bramieri.
Il più inefficace degli antidoti contro l’antipatia atavica della politica italiana è l’allegria finta, l’ammiccamento forzato a favore di telecamera. Senza voler fare il nemico della contentezza, credo che quello che oggi serva a un aspirante capo del governo sia la spontaneità, l’immediatezza, non il copioncino mandato a memoria con prestazioni da repertorio dell’Istituto Luce.
Insomma, siamo la repubblica delle banane: a che serve fare le scimmie?

A forza di compleanni…

L’altro giorno ho visto l’ultimo, entusiasmante, spettacolo di Ficarra e Picone. C’è, tra le tante, una battuta formidabile: a forza di compleanni, si muore.

Una delle migliori

Napolitano a Reggio Calabria: trovata auto con armi ed esplosivo. Pare fosse parte di un piano per svegliarlo.

Letta qui.

Hit parade

Su Spinoza si vota la migliore battuta dell’anno. Ce ne sono di geniali.