Tutto il suo padrone

Dudù è un cane presidenziale ma anche un cane molto verace: si butta in giardino, si butta nel fango, non bada molto alla forma. Non è un cane con la puzza sotto al naso, è un epicureo.

Gabriella Giammanco, deputata PDL, a “Un Giorno da Pecora”.

 

Biglietti

Oggi, all’esordio del nuovo governo, l’attenzione dei cronisti è stata attratta da un bigliettino. Quello inviato da Enrico Letta al premier Mario Monti: “Mario, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!”.

Non vi sfuggirà una singolare coincidenza, dal momento che, tre anni fa, all’esordio del precedente governo ci fu pure un biglietto di mezzo. Quello inviato dall’allora premier Berlusconi alla deputata Gabriella Giammanco e alla collega Nunzia De Girolamo: “Gabri, Nunzia, state molto bene insieme! Grazie per restare qui, ma non è necessario. Se avete qualche invito galante per colazione, vi autorizzo ad andarvene! Molti baci. Il Vostro Presidente”.

La risposta delle due parlamentari segnò involontariamente l’inizio di un’epoca: “Caro Presidente, gli inviti galanti li accettiamo solo da lei”.
Scherzavano col fuoco.

Pirati su Wikipedia

giammanco wiki

Nella voce di Wikipedia dedicata a Gabriella Giammanco, una nostra cliente affezionata, qualcuno si diverte a definirla come escort.
Così non va.

Aggiornamento. La frase offensiva è stata rimossa alle 17,20 del 6 novembre 2009.

Grazie a La contessa.

Quelli di Cult, pericolosi eversivi

Mi girano questo lancio dell’agenzia Ansa, che pubblico integralmente (leggetelo tutto).

BERLUSCONI: DEPUTATA PDL CHIEDE DANNI A MENSILE,NESSUN FLIRT
(ANSA) – PALERMO, 25 SET – Un atto di diffida e costituzione  in mora è stato notificato dalla deputata del Pdl Gabriella  Giammanco, 32 anni, al mensile Cult di Palermo perché in alcuni servizi giornalistici ha descritto l’attività politica della parlamentare e la sua amicizia con il presidente del Consiglio  Silvio Berlusconi.
Giammanco è di Bagheria (Palermo) ed è stata eletta per la  prima volta nell’aprile scorso dopo essere stata candidata nella circoscrizione Sicilia 1. Il mensile Cult le aveva dedicato nel numero di agosto-settembre un servizio in cui sosteneva che “la deputata bagherese Gabriella Giammanco, protetta dal premier Berlusconi, tanto da essere candidata alla Camera, nei giorni scorsi, ha platealmente votato contro il governo, seguendo la scia della protesta sudista capitanata da Gianfranco Micciché”.
Per la deputata, secondo quanto si legge nell’atto di diffida e costituzione in mora, l’articolo contiene affermazioni diffamatorie “oltre che non fondate”. E per questo si chiede di risarcire la Giammanco per il danno subito con una somma di 50mila euro. Per il legale della parlamentare, nell’articolo “viene attribuita una inesistente relazione sentimentale con il presidente del Consiglio con il quale, a dire dell’autore, avrebbe scambiato ‘bigliettini amorosi’ “. In effetti il 13 maggio 2008 in un bigliettino che circolava tra i banchi di Montecitorio, su carta intestata della Camera dei deputati era scritto: “Tanti baci a tutte e due”, con tanto di punti esclamativi e la firma “il ‘Vostro’ presidente”. Il presidente è Silvio Berlusconi che, dopo il discorso con il quale aveva chiesto la fiducia del Parlamento, si era concesso uno scambio
di messaggi affettuosi con due neo deputate del Pdl, Nunzia De Girolamo e Gabriella Giammanco.
Giammanco è giornalista ed è stata per un periodo nella redazione del Tg4. Lo zio della parlamentare era il boss mafioso Michelangelo Alfano, condannato definitivamente per mafia e morto suicida nel 2005.(ANSA).

Una vera opinion leader

gabriella giammanco

Gabriella Giammanco, deputato della repubblica italiana, sarà di certo una degnissima persona. Però mi chiedo solo ora – e sarà il caldo – per quale merito è stata eletta rappresentante del popolo italiano.
La spirale oziosa secondo la quale in politica si riesce per furbizia o per esperienza va automaticamente scansata, in questo caso. La Giammanco infatti è il prodotto glamour di un giornalismo più vicino alle griffe che alle notizie, la perfetta icona di una maggioranza che gode dell’involucro più che del contenuto. Né esperienza né furbizia quindi, solo flusso, corrente, andazzo, amicizie, censo, opportunismo.
Nel curriculum dell’onorevole Giammanco c’è scritto che è giornalista professionista: ha lavorato per la trasmissione palermitana Opinion Leader e per il Tg4. Questo basta per essere rappresentativi.
Gran parte dei giornalisti professionisti che conosco, con un’esperienza almeno quintupla rispetto a quella della signora in questione, si sarebbe reputata inadeguata al ruolo di parlamentare.
Sarà questione di appeal. O di guardaroba.

Mara che visse due volte

Dalla biografia di Mara Carfagna nel nuovissimo sito del ministero per le Pari Opportunità.

Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno.
Ha studiato danza e pianoforte.
Nel 2004 entra nel movimento politico di Forza Italia.
Nel 2005 è nominata Coordinatrice Regionale di Azzurro Donna Campania.
Nel 2006 è eletta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 2 nella lista di Forza Italia.
Nella XV Legislatura è Segretario della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati.

Dalla biografia di Mara Carfagna su Wikipedia.

Dal 2000 al 2006 ha partecipato al programma televisivo La domenica del villaggio condotto da Davide Mengacci, in qualità di co-conduttrice. Nel 2006 ha condotto il programma Piazza grande insieme a Giancarlo Magalli. Inoltre, ha fatto parte del cast dei programmi televisivi I cervelloni, Vota la voce e Domenica In. Mara Carfagna lavorò anche come modella, posando per un servizio di carattere sexy dell’anno 2005, edito dalla rivista Max.
Non intraprese mai la carriera cinematografica, nonostante le fossero state avanzate alcune proposte. In un’intervista del 2006 in cui le si chiedevano le ragioni del suo rifiuto a recitare senza veli in un film diretto da Tinto Brass, la Carfagna dichiarò di essere “timida e di credere in certi valori”.

P.S. Il video è una perla: non capita tutti i giorni che un futuro deputato del Parlamento intervisti e faccia ballare un futuro ministro della Repubblica.