E qui comando io

Lo mettono sotto inchiesta per concussione e minacce, e lui mette sotto inchiesta chi lo ha messo sotto inchiesta.
Se c’è  un programma televisivo che non gli piace, lui anziché usare il telecomando usa il telefono (la battuta, che ci crediate o no, è di Pierluigi Dark Bersani).
I suoi correi, accusati di favoreggiamento personale (Giancarlo Innocenzi) e di rivelazioni di segreto inerente a un procedimento penale (Augusto Minzolini), sono considerati, nell’unanime logica berlusconiana, persone al di sopra di ogni sospetto: il fatto che lui stesso li abbia piazzati dove sono – e dove esercitano il ruolo di correi – è una mera coincidenza, un misero pretesto per una volgare azione penale esercitata abusivamente.
Di mattina i suoi avvocati lo difendono in tribunale da quegli stessi reati che, nel pomeriggio, cercano di abolire in veste di parlamentari. Lavorano full time.
La legge non è legge senza il suo permesso. E contro la perentorietà delle norme c’è sempre il comodo ricorso al potere. Se una cosa non gli piace, lui la cambia. Se una cosa non gli conviene, lui la cambia. Se uno si rifiuta di cambiare ciò che non gli piace o non gli conviene, lui lo cambia.
Dal berlusconismo non si esce senza vittime.

Con le migliori intenzioni

La foto è di Paolo Beccari
La foto è di Paolo Beccari

Beppe Grillo lancia un’iniziativa per creare un pool di legali che difendano i blogger dalle querele.

Chiedo a tutti gli avvocati che mi leggono che vogliono difendere gratuitamente i blogger di inviarmi i loro riferimenti. Li inserirò in una lista sul blog. Per i casi più complessi metterò a disposizione i miei avvocati, che ormai vantano una certa esperienza.

L’intenzione è ovviamente buona. Ho qualche dubbio sugli effetti: c’è già troppa approssimazione nella rete e l’idea di avere comunque qualcuno che ci difende gratis potrebbe, ripeto potrebbe, far crescere il clima di deresponsabilizzazione. Nel web molti conigli ruggiscono, specie nell’anonimato. Mi piacerebbe – ma questa è una fissazione mia e di qualche altro autore che bazzica da queste parti – che il dibattito sui blog fosse chiaro e aperto, con volti e nomi. O con nickname costanti (che sono, in fondo, nomi propri di persona).