Cammarata e il romanzo serbo

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Quattro giorni fa, con grande soddisfazione, il sindaco Cammarata aveva annunciato che l’Irpef non sarebbe aumentata. Ieri invece la giunta comunale ha approvato l’aumento della Tarsu.
Ora, a parte le sigle che sembrano prese da un romanzo serbo (“La giovane Tarsu trovò consolazione sulla spalla di Irpef…”), appare evidente lo stato di schizofrenia dell’amministrazione comunale palermitana. Anche perchè Irpef e Tarsu sono realmente collegate (quasi abbracciate, come i personaggi del romanzo serbo) per un’unica ragione: il disastro dell’Amia.
Se il sindaco di Palermo avesse il dono della parola pubblica, possibilmente non microfonata, provata, riprovata, montata, ripulita e depurata, tutto sarebbe più semplice. I cittadini chiederebbero lumi su quella che sembra una scemenza colossale e lui risponderebbe a tema (con una controscemenza colossale?). Purtroppo così non è. Cammarata evita ogni confronto pubblico e non concordato con sei mesi di anticipo (il tempo che gli occorre per imparare a memoria tre risposte di 15 parole ciascuna).
Ora che ci penso, anche Amia è un bel personaggio per il famoso romanzo.
(“Mentre Irpef era abbracciata a Tarsu, la padrona Amia entrò nella stanza e sbottò: ma come, le mie valige per Dubai non sono ancora pronte? Muovetevi o ve la faccio pagare cara!”)

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

10 commenti su “Cammarata e il romanzo serbo”

  1. Nella stanza entrò Scoma. La contessa Amia gli si avvinghiò sospirando. “Oh caro Dragoslav Katanjia Scoma, siete voi… finalmente. Non vedo l’ora di partire. Il freddo di Belgrado mi mette di malumore. A Dubai sarà tutta un’altra cosa. Tarsu sta finendo di preparare i bagagli… Piuttosto: faremo bene a portarli on noi, lei e Irpef? $ì, d’accordo, sono governanti fidati ma… Oh Scoma, il mio cuore è in tumulto, un misto di euforia e senso di colpa… Vieni qui, vieni qui, Micciché, vieni dalla tua mamma. Basta cappottini. Nel tepore di Dubai potrai scorazzare libero come tutti i cagnolini del mondo…”

  2. Nel frattempo bussarono alla porta.
    Trafilato arriva Franco e dice: “Contessa c’è Tar alla porta, vuole parlare con lei. Dice che anche questa volta Tarsu non si tocca”
    “Non preoccuparti Franco, di che sono fuori… che sono a Cuba a combattere la fame e la sete. Il tempo che si smuovono a venirsi a riprendere Tarsu, sarò gia fuggita, la nostra storia già finita. Andranno da chi ci sarà dopo di me”.
    In sottofondo la musica di uno struggente Baglioni, “Chiiii, ci sarà dopo di me… si prenderà il mio armadio… e quel disordine che …..”

  3. “Franco piuttosto… prepara il battello. A che ci sei prepara un pò di sushi e due Martini non shakerati ma mescolati. Faremo un aperitivo frugale durante la traversata. Aggiungi una boatta di salsa alle cozze, di quelle che sai fare tu, così anche per stasera io e il mio caro Dragoslav due fili ce li mangiamo, alla faccia di chi ci vuole male”

  4. Divertente,davvero.Sarebbe bello continuare a sviluppare anche nuovi generi letterari su questa vicenda. MA NON CI RIESCO. E’ incredibile, pazzesco. Apprendo ora dai siti internet della decisione della giunta Cammarata. E non riesco a crederci. Cerco conferme…..altre…altre ancora…chiamo in redazione…..chiamo i colleghi. E’ VERO!!!! Lo hanno fatto. Con la certezza “dell’impunità”, con la certezza di chi sa che l’indifferenza di una città, ormai assueffata ai saccheggi morali e materiali, li pone al sicuro dalle reazioni di sdegno. Non lo sdegno fatto di parole, ma quello che dovrebbe spingere una Città a scendere in piazza e a gridare BASTAAAAAA!!!! ANDATE VIA!!!
    Una sequenza che ha dell’incredibile.
    Un aumento del 75%, quello della Tarsu del 2006, che non aveva precedenti. Un aumento deciso grazie ad un decreto e ad un provvediemnto di giunta che i giudici hanno dichiarato illegittimo e pertanto nullo.
    La conseguente decisione di non rimborsare anche la Tarsu del 2007 e del 2008 in nome di un parere dell’Avvocatura che sembra non avere fondamento giuridico (la commissione tributaria ha già accolto ricorsi in tal senso). E ora un nuovo aumento, anche questo del 75%. Anche questo deciso dalla giunta. Anche questo con provvedimento che sarà dichiarato illegittimo, come quello del 2006.E tutto preceduto dallo scandalo Amia, dai viaggi a Dubai, dalle spese folli di un Consiglio di amministrazione ripudiato da chi lo aveva insediato, salvo a non consentire ai giudici di procedere per reati amministrativi, non avendo presentato querela. MA SCHERZIAMO!!!! Che cosa deve accadere perchè si possa assistere ad un moto di sdegno che porti verso l’unica soluzone accettabile_: le dimissioni immediate del sindaco. I suoi alleati hanno ancora il coraggio di proseguire su questa strada? Sono realmente convinti di potersi presentare ancora davanti agli elettori senza fare i conti con l’etichetta di una coaizione che ha contribuito allo sfascio di questa città?……sempre attendendo un segnale anche dall’opposizione. Auguri a tutti noi, ne abbiamo davvero bisogno!!!

  5. E preso da tanta insistenza Dragoslav sbottò.
    “Amia, amore della mia vita. Ma perchè Tar ci perseguita?!?!”
    “Non lo so scomotto mio!! Andai pure a Dubai per capirne di più. Ma lì non vì riuscì. E’ per questo che andai pure a New York, per capire perchè mi hanno costretto a farmi carico di una situazione che non ho personalmente contribuito a determinare…”

    https://www.gerypalazzotto.it/2009/11/12/risultati-concreti/

  6. Bella l’idea del romanzo serbo. Ma, come Pullara, io oggi non riesco a scherzare su questa notizia. Covo solo istinti sindacocidi.

  7. Io non sto scherzando…
    Leggete bene, ognuno da quello che legge trae immagini diverse… forse con qualche illustrazione di Gianni…
    I cantastorie raccontavano di Orlando, ma l’obiettivo da colpire era più a portata di mano.

  8. Caro Tanus,nulla in contrario……anzi. Ma qui è arrivato il momento di parlare al di fuori di ogni metafora. Letteratura, satira, poesia ecc. ecc. sono strumenti “decifrabili” solo per “l’elite” del mondo blog e, purtroppo, lontane dalle masse. E’ORA DI PARLARE CHIARO E FARSI SENTIRE DA TUTTI!!!!

  9. Sono perfettamente d’accordo.
    Ti assicuro, lo faccio ogni giorno. Ho aperto un blog anche per lasciare qualche testimonianza, ma purtroppo nessuno vuole sentire. Siete voi che avete la penna giusta in mano. Io ho solo una tastiera, e nessuno mi crede.

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