Bagno d’autunno

Mondello stamattina.

Confusione

Se cercavate una foto per raccontare, per simboli, la confusione del governo italiano in tema di politica economica e non solo, eccovela. L’ha scattata Gaetano Bognanni qualche sera fa a Shangai.

Palermo oggi

Foro Italico di Palermo. Foto di Andrea Calcagno.

Consiglio per l’acquisto

Un’amica mi ha raccontato una storia che le è valsa il titolo di campionessa nel torneo mondiale delle gaffes.
In un negozio di vestiti, una ragazza che non conosceva le si è avvicinata e le ha chiesto un parere su un abito che stava indossando. La mia amica le ha detto che le stava bene. L’altra ci ha preso gusto e ha cominciato a provare altri capi chiedendo sempre un parere a ogni cambio. La mia amica l’ha consigliata secondo i suoi gusti, ovviamente. Questo sì, questo no, eccetera. Tutto è filato liscio sin quando, dopo una decina di prove, la ragazza si è presentata con un abito che decisamente non piaceva alla mia amica. “No, guarda, proprio questo lo eliminerei. Via! Via!”.
“Ma questo è il mio”, ha detto l’altra.

Dei delitti e delle scene

di Filippo D’Arpa

Ieri Porta a Porta ha parlato dei recenti delitti italiani. Omettendo di parlare dell’omicidio di quattro leggi da parte degli italiani. Ne parlerà solo quando saranno identificati i 27 milioni che hanno accoltellato alle urne la politica di Silvio Berlusconi. Per l’occasione sarà ricostruito un plastico.

Associazione di idee

Mi scrive Fabrizio Bognanni:

Caro Gery, voglio raccontarti un episodio accaduto ieri sera al Teatro Greco di Siracusa.
Andava in scena la prima di Andromaca, una tragedia ben nota al pubblico amante delle rappresentazioni classiche. Come al solito, teatro colmo di pubblico attento e partecipe.
A un certo punto Mariano Rigillo (magnifico interprete di Peleo) rivolto all’arrogante e vanitoso re di Sparta e alla sua furia parolaia dice: “Farabutto pieno di soldi che non vale niente”. Non ha nemmeno avuto il tempo di concludere la battuta che dalla cavea si è levato un applauso fragoroso e sul volto di moltissimi è comparso un sorriso complice.
Non credo che l’apprezzamento del pubblico sia stato causato dall’avversione nei confronti del personaggio di Menelao ma, piuttosto, all’associazione mentale che si è determinata nella testa di molti. Questo è un meccanismo noto e studiato in psichiatria è consiste nel mettere in relazione due idee distinte in maniera inconscia.
La domanda finale è: credi anche tu che nella mente di ogni spettatore, contemporaneamente, sia scattata la medesima associazione d’idee e che tutti abbiano pensato al medesimo ributtante personaggio contemporaneo?

La mia risposta è: sì

Quel che dice l’ambientalista eretico

Proseguendo le riflessioni (mie e vostre) di ieri sui referendum prossimi venturi e, in particolare, sul quesito che riguarda le centrali nucleari, ho trovato un’interessante intervista su un vecchio numero di Wired (novembre scorso). Parla Stewart Brand, l’inventore del Whole Earth Catalog, un punto di riferimento degli ambientalisti degli anni settanta, quelli forti tanto per intenderci.
Oggi Brand è un eretico e del nucleare pensa quel che segue:

Sono rimasto impressionato da quanto siano esagerate tante delle accuse contro il nucleare. Le radiazioni sono molto meno pericolose di quanto mi era stato spiegato. L’eliminazione delle scorie è facile e normale, gli Stati Uniti l’hanno fatto nel New Mexico per più di un decennio senza problemi. L’energia nucleare è certamente più costosa del carbone o del gas naturale, ma anche l’eolico e il solare lo sono, e alla lunga costano più del nucleare. Gli Stati devono tassare i combustibili fossili come carbone, gas e petrolio, altrimenti siamo cotti. (…)
La scienza aiuta a capire qual è il livello di rischio, e la tecnologia permette di orientarlo nella direzione migliore. Non esiste niente che non presenti rischi. Ma ora il pericolo maggiore viene dal non fare niente, e aspettare che il cambiamento climatico ci travolga.

L’Italia di oggi in pochi clic

C’è una storia imperdibile qui. Il chirurgo plastico delle Olgettine, altrimenti soprannominato dottor Bunga Bunga, ritratto su Novella 2000.
Date un’occhiata alla fotogallery, c’è tutta l’Italia dei nostri giorni in pochi clic.

 

Chirurgia parlamentare

di Filippo D’Arpa

Per invidia nei confronti di quelli della Lega che l’hanno duro, il Pdl è passato da quello breve a quello allungato. Miracoli della chirurgia parlamentare.

Così è la vita

Nel gennaio 1948, appena assunto al Corriere della Sera, Eugenio Montale portò un suo articolo al direttore Gugliemo Emanuel. Che diede uno sguardò e commento: “Non ci ho capito niente” e poi gettò nel cestino il dattiloscritto del futuro premio Nobel 1975 per la Letteratura. Al Corriere lavorava, già dal 1929, anche Dino Buzzati, ferocemente ribattezzato “cretinetti” dai colleghi.

Mario Cervi, giornalista, 90 anni il 25 marzo scorso.