L’atroce assassinio del tempo libero

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Avvertenza: probabilmente le considerazioni che seguono le avrete fatte prima di me milioni di volte.
Giustificazione: io provo a metterle in rapida concatenazione in modo da fare una sintesi che, chissà mai, potrebbe essere persino utile.
Argomento: nuove tecnologie.
Ambito: la nostra vita sociale.
Categoria: solite cose che non dovrebbero essere le solite cose.

Da quando i telefoni non sono più telefoni, i computer non stanno più soltanto nella scrivania dell’ufficio, e le informazioni non vengono più da mezzi certificati, la nostra vita, anzi la nostra esistenza, è irrimediabilmente stravolta.
Se pensate a come eravamo dieci anni fa – non dico venti e figuriamoci trenta, ma dieci – avete tutti i motivi per ritenere di essere stati catapultati in un pianeta diverso.
Non mi dilungo negli esempi che animano catene di solidarietà nostalgica sui social (tipo: “Come eravamo”, o “Hai quarant’anni se…”, o “Sei un perfetto cinquantenne?”), ma vado al sodo. Continua a leggere L’atroce assassinio del tempo libero

La spiaggia, l’amore e il vortice dei social

Ciao Ada, ieri ti ho rivista dopo più di trent’anni. Eri sdraiata in spiaggia a Mondello e parlavi al telefono con una tua amica: ti lamentavi della tata inglese che dovrebbe insegnare le lingue ai tuoi due figli e invece se ne sta tutto il pomeriggio davanti alla tv. Come lo so? Me lo hai detto tu, anzi ce lo hai detto tu a tutti quanti, nel raggio di duecento metri, dato che il volume della tua voce non era certo da bisbiglio. Volevo avvicinarmi per salutarti ma, visto che eri impegnata, ho preferito rimanere in disparte. Continua a leggere La spiaggia, l’amore e il vortice dei social

Più leggeri sugli smartphone

Da qualche giorno l’accesso a questo blog da smartphone è più semplice e la navigazione è più agile. Tutto ciò grazie ad alcune diavolerie tecnologiche sulle quali non ho il coraggio di soffermarmi. Spero solo che il risultato sia di vostro gradimento.