Scandalucci e progettini

Ieri sera Stefania Petyx ha raccontato a “Striscia” altri retroscena dello scandalo dei progettini del Comune di Palermo. In tempi di vacche scheletriche anche lo spreco di un solo euro dovrebbe muovere le folle, invece l’indignazione si limita alle chiacchiere da coda alle Poste. E dire che qualcuno ha preparato una mozione di sfiducia al sindaco Cammarata… Vedremo chi ha il coraggio di firmarla e portarla avanti.

Grazie a Rosalio.

L’antidoto

Il sistema clientelare e truffaldino smascherato da Stefania Petyx ha avuto vita facile per una serie di motivi. Provo a schematizzare.
a)    La disattenzione e l’approssimazione dei cronisti locali.
b)    La connivenza delle opposizioni.
c)    La disonestà endemica di una piccola, ma determinante fetta della popolazione.
d)    La bassissima qualità della politica.
e)    La codardia dell’elettorato.
Qual è l’antidoto contro l’incancrenirsi di questa situazione?
Uno solo.
La denuncia continua.
I poteri forti, quelli che addomesticano i quotidiani e mozzano le teste che emergono dalle folle inginocchiate, detestano la pioggerella di accuse. Fateci caso: l’unica occasione in cui un potente perde le staffe è quando si rende conto che dal tetto di ombrelli che i suoi uomini hanno elevato a protezione, filtra qualche gocciolina insidiosa.
Cerchiamo di non fare i parolai e diamoci da fare per incrementare la circolazione delle informazioni: con tre-quattro siti internet (tra blog e portali d’informazione) abbiamo un bacino d’utenza superiore a quello del maggiore quotidiano cittadino.
E a noi non ci paga nessuno per non raccontare.