“Anno zero”, la riparazione

santoroVada per la puntata riparatrice che sa tanto di esami di settembre: noia e nervosismo. Vada anche per la constatazione di Santoro, secondo il quale – e non mi sembra ironia – “con noi Berlusconi vince”. Vada persino per un opaco intervento finale di Sabrina Guzzanti (ore 23,30, in piena zona sbadiglio). Ma chiedo: questa personalizzazione di un servizio pubblico non vi dà fastidio? Non sarebbe stato meglio – riparazioni a parte – imbastire una puntata di pura informazione, tanto per far capire che i fatti possono rimanere separati dalle opinioni e che se i primi sono indispensabili, le seconde sono accessorie?

Santoro e la ghigliottina

cuba_Che la faziosità di Santoro possa tracimare gli argini del buon gusto, è un conto. Ma che l’intervento di un dio politico debba decidere quali opinioni possono essere espresse e quali no, è un altro.
Le epurazioni e le censure sono atti odiosi quasi quanto le santificazioni immeritate. Anche perché le une sono propedeutiche alle altre. Se a qualche esponente politico non vanno a genio le propalazioni di Santoro si curi di contrastarlo sul suo stesso piano: argomentando, smentendo, combattendo sul fronte della logica e dei fatti. Il bavaglio e, ancora peggio, la ghigliottina del palinsesto sono – in un’era di comunicazioni ramificate come la nostra – megafoni della voce che si vuol spegnere. Le cattive idee – se davvero cattive sono – non si tranciano, si sommergono di buone idee.
P.S. Detto tra noi la vignetta incriminata di Vauro non mi sembra così oltraggiosa.

Il decreto? Lo accendiamo

Vignetta di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

E’ nato il Popolo della libertà. Il battesimo della mega formazione centrodestrista è stato celebrato con un evento che riempie le pagine di cronaca, di politica, di spettacolo, e pure di sport (date le code faticose alle quali sono stati sottoposti giornalisti e delegati).
La nuova formazione punta alla maggioranza assoluta. E ci arriverà. Ecco cosa cambierà negli scenari politici.
1)    Il Pd la smetterà di litigare sul colore dei centrini della sua sede di piazza Sant’Anastasia a Roma e si metterà d’accordo sul colore della nuova bandiera del partito. Si opterà per una bella bandiera bianca.
2)    Luciano Violante ammetterà di aver scambiato la fedina penale di Vittorio Mangano con quella di Fabrizio Corona e di aver effettivamente sopravvalutato il ruolo criminale dello stalliere di Arcore.
3)    Dario Franceschini ricorrerà alla saggezza di Gerry Scotti per dirimere le beghe della sinistra, l’importante sarà fornire sempre quattro opzioni e sostituire l’esclamazione “l’approvo!” con “l’accendo!”.
4)    La legge sul testamento biologico sarà estesa anche ai vecchi tesserati del Pci, in modo che di loro resti almeno un’intenzione (l’ultima parola comunque spetta sempre al medico del gulag).
5)    Michele Santoro e Milena Gabanelli verranno annessi con decreto legge al Pdl e premiati con una nomina ex aequo a ministro della Disinformazione, un nuovo dicastero studiato da Berlusconi per incrementare il suo bacino di voti. Il ministero avrà sede in una segreta del carcere di San Vittore, sottosegretari saranno eletti due dobermann addestrati dal canaro di Marina di Modica.