Il decreto? Lo accendiamo

Vignetta di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

E’ nato il Popolo della libertà. Il battesimo della mega formazione centrodestrista è stato celebrato con un evento che riempie le pagine di cronaca, di politica, di spettacolo, e pure di sport (date le code faticose alle quali sono stati sottoposti giornalisti e delegati).
La nuova formazione punta alla maggioranza assoluta. E ci arriverà. Ecco cosa cambierà negli scenari politici.
1)    Il Pd la smetterà di litigare sul colore dei centrini della sua sede di piazza Sant’Anastasia a Roma e si metterà d’accordo sul colore della nuova bandiera del partito. Si opterà per una bella bandiera bianca.
2)    Luciano Violante ammetterà di aver scambiato la fedina penale di Vittorio Mangano con quella di Fabrizio Corona e di aver effettivamente sopravvalutato il ruolo criminale dello stalliere di Arcore.
3)    Dario Franceschini ricorrerà alla saggezza di Gerry Scotti per dirimere le beghe della sinistra, l’importante sarà fornire sempre quattro opzioni e sostituire l’esclamazione “l’approvo!” con “l’accendo!”.
4)    La legge sul testamento biologico sarà estesa anche ai vecchi tesserati del Pci, in modo che di loro resti almeno un’intenzione (l’ultima parola comunque spetta sempre al medico del gulag).
5)    Michele Santoro e Milena Gabanelli verranno annessi con decreto legge al Pdl e premiati con una nomina ex aequo a ministro della Disinformazione, un nuovo dicastero studiato da Berlusconi per incrementare il suo bacino di voti. Il ministero avrà sede in una segreta del carcere di San Vittore, sottosegretari saranno eletti due dobermann addestrati dal canaro di Marina di Modica.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

14 commenti su “Il decreto? Lo accendiamo”

  1. In questa “leggerezza” di toni, ben s’inquadra il quiz che propongo nel mio blog. Vieni a rispondere!

  2. Certo e’ per lo meno strano dare giudizi con un convegno ancora in corso (alle ore 18 circa) si vede che quello che si dice non solo non viene valutato ma neanche ascoltato.Sentiamo anche per curiosita’ l’intervento del Presidente del Senato.Esprimiamo almeno giudizi equilibrati pro e contro e cerchiamo di andare avanti in un momento difficile per l’italia.D’alema pochi minuti fa ne ha dato l’esempio proponendo una asseblea costituente.E ricordate che non si vince mai contro qualcuno ma per qualcosa. Per carita’ di patria evitiamo i luoghi comuni che ormai sono stati travolti dalla realta'(Lo stalliere di Arcore ecc”’)

  3. Caro Gery, la satira è roba per intellettuali. Il premier-dux-sovrano-onnipotente preferisce di gran lunga le barzellette. Raccontate male.

  4. Certo le barzellette del premier devono essere raccontate bene se milioni di Italiani le ascoltano e di conseguensa lo votano!!!!!!!!

  5. Anche se le raccontasse peggio (e ce ne vuole) milioni e milioni lo voterebbero senza omra di dubbio. Io me ne sono fatto una ragione. Trovo divertente (nel senso ironico del termine) che la destra abbia tutto (poi qui esagera: città, provincia, regione, quartieri e condomini) e pianga come una povera pastorella bastonata se quattro artisti di sinistra esprimano ironicamente il loro pensiero.

  6. Errata corrige. “Ombra” e non “omra” ed “esprimono” e non “esprimano”

  7. Parlare ancora di destra o sinistra allo stato attuale e’ per lo meno ancronistico.Ci sono senza dubbio piu’ socialisti nel P.D .L che in tutta la sinistra unita.Gli artisti ,gli intellettuali devono non solo esprimere il loro pensiero anche con ironia ma tracciare la strada per una societa’ sempre migliore.Per attuare quanto auspicato bisogna abbandonare i luoghi comuni e cercare una virtuosa sintesi fra le proposte della maggioranza e della cosi’detta sinistra.Vi invito a leggere alcuni articoli del corriere della sera di questa estate a proposito del monopolio della cultura.

  8. E’ vero, la distinzione tra destra e sinistra è anacronistica: il discorso di Fini pareva quello di un socialdomocratico. Solo che è già stato bello e scordato. Diciamo che la cosiddetta destra ha già fagocitato la cosiddetta sinistra. E i colonnelli (gli ex colennelli di Fini) sono più realisti del re. Che non è un sovrano. Solo un dio in terra. Che racconta benissimo a milioni di italiani le sue cretinissime barzellette. Il monopolio della cultura è un luogo comune: la cultura è di chi è colto, non potente. Io studio e studio e studio e studio: più o meno sono colto. Potente in termini di decisione colta: zero.

  9. I socialisti presenti nel pdl sono gli stessi socialisti di Craxi che con la cosiddetta sinistra c’entravano come i cavoli a merenda, già oltre vent’anni fa.

  10. Sui Socialisti di Craxi si dovrebbe aprir e un discorso serio.Allo stato attuale e’ impossibile infatti il parlamento italiano ha sfornato migliaia di commissioni d’inchiesta in vari anni ma quella proposta dallo S.D.I su tangentopoli ha terrorizzato molte istituzioni,partiti,persone ecc…Non c’e’da meravigliarsi perche’ in italia per conoscere la verita’ sulle foibe dei partigani di Tito ci sono voluti 60 anni ed il coraggio di un grande Presidente”NAPOLITANO”.

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