Do you remember?

Cercansi curiosi

Cercansi curiosi e appassionati di verità che abbiano idee (vere) da mettere nero su bianco a proposito di Palermo.
Il progetto, vi assicuro, è molto interessante e parecchio divertente.

Potete scrivere alla mia e-mail.
P.S.
Non scrivete per fare domande, fatevi sotto solo se avete già un’idea che vi frulla per la testa, una cosa che volete raccontare, un ambito di cronaca che vi sembra sottovalutato, un ruolo che volete ricavarvi o chissà.

L’era del Trota

Un sindaco di una sperduta cittadina di una landa che non esiste e che qualcuno si ostina a chiamare Padania (la Neverland dei più ignoranti tra i nordisti) ha riempito una scuola di simboli leghisti. Il che equivale a mettere le mutande di Valeria Marini sugli scaffali della biblioteca comunale o a esporre un ciuffo di peli di Antonio Zequila al museo civico: una solenne cazzata, senza possibilità di discussione.
Se vivessimo in un paese coi normali sistemi di vigilanza del buon senso funzionanti, quel sindaco sarebbe stato rimosso (o meglio internato) ad opera dei suoi stessi compagni di partito. Persino Craxi mandò a quel paese Fabrizio Cicchitto quando lo scovò nelle liste della P2, a conferma che il potere è cieco solo quando vuole chiudere gli occhi.
Oggi invece il destino di una nazione è deciso da un manipolo di deputati che vestono di verde anche nell’intimità, scambiano l’acqua limacciosa di un fiume per acqua benedetta (e se la bevono pure), parlano una lingua che confina più con l’analfabetismo che con un qualsiasi dialetto, idolatrano un tale che abbaia trisillabi senza concetto.
Sapete perché quel sindaco non lo rimuove nessuno? Perché ogni meccanismo di ribellione e di autocontrollo democratico prevede un livello minimo di cultura. E noi, che un tempo rimpiangevamo l’era del Cinghiale bianco, siamo appena entrati nell’era della Trota.
Anzi, come ignoranza impone, del Trota.

Il Grillo distratto

E su Twitter Beppe Grillo non segue nemmeno Travaglio. Il guru di internet, profeta dello scambio di libere informazioni, mostra qualche distrazione.

Grazie a Tanus.

Inter contro Inter

Oggi l’Inter gioca a Palermo. Repubblica.it fa un bellissimo e completissimo articolo dove riesce a non dire una sola parola dei rosanero.

Grazie a La contessa.

Berlusconi e i suggerimenti di Gogol

Fatti la fama e vai a nanna…

Il passaporto Tweeter di Marco Travaglio. Il nostro eroe segue solo Beppe Grillo, del resto non gli importa niente: come è certificato.

Gentile presidente Zamparini


Il vero problema di una squadra è – bisognerebbe ricordarsene quando le cose non vanno bene – l’amministrazione.
Un allenatore fa quello che può, frigge con l’olio che ha (ad eccezione di Walter Zenga che col Palermo usava olio adulterato con la sua presunzione, ma quella è triste storia).
I rosanero oggi hanno un enorme problema: il presidente Zamparini, che ha confuso la squadra col suo conto titoli.
Il discorso è semplice. Se uno cerca il profitto economico fa un mestiere, se uno cerca di far quadrare i conti e le classifiche ne fa un altro.
Maurizio Zamparini ha fatto una non scelta.
E le conseguenze si vedono.
Con una squadra ridotta a incubatore di neonati dalle gambe d’oro. Con un allenatore che raschia il fondo del barile per imbastire una formazione presentabile. Con i risultati che sono la migliore testimonianza del peggiore Palermo. Con un pubblico che rischia di veder implodere il proprio entusiasmo.

Presidente Zamparini, i risultati sono contro di lei e contro nessun altro.
Ne prenda atto e corra ai ripari, per quel che una tifoseria e una città meritano.

C’è bisogno di un traduttore?

Così il magazine americano Foreign Policy descrive l’Italia. Mi pare che basti…
Tuttavia per i più curiosi (o masochisti) qui trovate qualcosa in italiano.

Grazie a Tex “Fabrizio” Willer.

Svegliate il manutentore

de La Contessa

Ogni giorno mentre va in onda lo streaming de La vita in diretta, il sito di Raiuno ci racconta una storia di due anni fa: leggete cosa c’è scritto in piccolo (basta cliccare sull’immagine per ingrandire).
Michele Cucuzza c’era sì, ma fino al 2008.
Ora ci sono Lamberto Sposini e Mara Venier.