Sono molto sensibile, per questioni personali e professionali, alle notizie sulla strage di Ustica del 1980 (anche se – ripeto – con Ustica quell’omicidio di massa non ha nulla a che fare). Le ultime parole del pilota, che ho ascoltato per la prima volta oggi, mi danno l’idea di una tragedia ancora più grande: il colpo alle spalle, il tradimento, la menzogna di massa, roba da lama islamica e invece no, questione dietro l’angolo, casa nostra, insopportabile merda istituzionale. Ogni volta che leggo qualcosa sull’abbattimento di quel Dc9 dell’Itavia, sono catturato da un senso di inaudita impotenza che genera in me sussulti qualunquisti tipo: ma se Sabina Guzzanti invece di sparare cazzate atomiche su Riina e Provenzano, si fosse presa la briga di manifestare vicinanza nei confronti delle vittime oneste delle bugie istituzionali (con annessi traditori) non ci avrebbe fatto una figura migliore? Forse il vero problema del successo è che dà talmente alla testa, che la disconnette.