L’atto di accusa a Berlusconi

Il faldone telematico delle accuse a Silvio Berlusconi e ai suoi complici va letto con attenzione, mettendo da parte le questioni meramente private (pochissime) e assorbendo i passaggi di interesse pubblico (moltissimi).
In un Paese che si trova in una situazione di emergenza è importante avere una conoscenza dettagliata degli atti. Quelli della difesa li conosciamo grazie alle televisioni del premier e ai suoi videomessaggi senza contraddittorio, quelli dei magistrati li conosciamo adesso grazie a internet. Il documento originale della procura di Milano è ormai virale nella rete e non c’è ragione di ignorarlo. Eccolo.

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Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “L’atto di accusa a Berlusconi”

  1. Sono arrivata a pagina 165. Ci sono tante di quelle nefandezze in queste carte, che viene voglia di tappezzare le città con le trascrizioni delle telefonate. Tanto non basterebbe. Neanche questo. Ammettiamolo: siamo un popolo di lobotomizzati, ormai. Per la maggioranza degli italiani continua essere più reale un messaggio virtuale di un pupazzo imbalsamato, che migliaia di telefonate INEQUIVOCABILI.

  2. …che dire: grazie Gery! Un vero giornalista.
    Volendo rimanere ottimisti, forse solo la rete potra’ salvare l’Italia.
    L’ultimo videocomunicato e’ assai preoccupante e la fine di questa epoca sara’, in ogni caso, brutta o per l’uomo e/o per l’Italia.

  3. Maurizio, io invece ho la sensazione che la farà franca, anche questa volta. Dopo il videomessaggio di ieri e l’abominevole intervista di Signorini a Ruby, mi sono svegliata con un tale senso di sconfitta. Non se ne va, non se ne va…

  4. Cara Contessa, che non se ne vada e’ fuori di dubbio tanto quanto che questa brutta storia finisce male.

  5. Stamattina sono entrato in un bar con un amico avvocato, abituale cliente dello stesso, e lui – tradizionale elettore di centrodestra – ha esordito dicendo che non avrebbe avuto più voglia di votare Berlusconi in considerazione dei recenti fatti di cronaca. Neanche il tempo di finire l’affermazione e venivamo aggrediti verbalmente dalla proprietaria del bar e da un anziano avventore – unici presenti oltre noi – che hanno cominciato a sbraitare che i magistrati perseguitano Silvio anzichè fare il loro lavoro e che ognuno a casa sua fa quello che vuole e boiate varie di matrice mediaset.
    Io mi sono messo a ridere e ho commentato con il mio amico che non c’è niente da fare.
    Scordatevi che i seguaci di Silvio si possano risvegliare. Non c’è peggio sordo di chi non vuol sentire.

  6. Esimio Pellone,
    per una nota legge fisica, se il fatto non è accaduto lei non poteva essere presente al suo verificarsi. Se lei non era presente, di conseguenza, non può affermare che non si sia verificato.

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