E così, dopo un paio di direttori e dopo un paio di fondatori, il Clandestino ha perso anche un paio di editori.
Il giornale non avrà mai l’onore di un Pulitzer, ma quello del Guinnes dei primati sì: la redazione più deserta del mondo.

Di Gery Palazzotto

Uno che scrive. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

1 commento su “Clandestino nel deserto”

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