Clandestino nel deserto

E così, dopo un paio di direttori e dopo un paio di fondatori, il Clandestino ha perso anche un paio di editori.
Il giornale non avrà mai l’onore di un Pulitzer, ma quello del Guinnes dei primati sì: la redazione più deserta del mondo.

Clandestino senza guida

Oltre a qualche direttore, Il Clandestino ha perso i suoi fondatori, uno dei quali – si apprende – era nientepocodimenoche direttore scientifico: roba da Superquark.