E se Ruby facesse la fame?

Ruby, foto da Novella 2000

Ruby Rubacuori è stata sorpresa da Novella 2000 mentre faceva shopping dalle parti di via Montenapoleone, a Milano, in negozi come Hermes e Louis Vuitton. Nel bene (invisibile) e nel male (evidente), la signorina è un’immagine emblematica della disparità in cui sta annegando questo Paese. Perché nessuno si sentirebbe meglio se Ruby facesse la fame o avesse continuato a vivere di espedienti più o meno legali, come faceva sino a qualche anno fa prima dell’incontro col Sommo Benefattore, però molti tirerebbero un sospiro di sollievo se ci fosse un’altra, qualsiasi altra estranea al circo delle Olgettine, al posto suo.

Biologia di maschio e femmina alla prova dello shopping

Se volete avere una dimostrazione biologica della differenza, al di là delle soggettive sfumature,  tra uomo e donna dovete sottoporvi alla prova dello shopping.
Lei è felice di immergersi nel traffico, anche se siamo in clima prenatalizio. Lui no.
Lei non si lascia intimorire da una commessa scocciata e sudata. Lui alza bandiera bianca perché ha altre cose a cui pensare.
Lei spulcia tra gli scaffali senza sosta. Lui cerca una sedia.
Lei indossa, prova e diffida persino dei propri sensi. Lui pensa all’auto parcheggiata in terza fila.
Lei non si accontenta neanche davanti alla perfezione perché la perfezione è sinonimo di rassegnazione. Lui è rassegnato e coscientemente imperfetto.
Lei si lascia convincere da un paio di pantaloni che le stanno bene. Lui si cala in un paio di pantaloni convinto che gli stiano bene.
Lei per prima cosa si guarda il sedere allo specchio. Lui si mette le mani in tasca e ravana.
Lei è in grado di restare nel camerino della boutique anche due o tre ore. Lui si lamenta perché la musica è ad alto volume e non riesce ad appisolarsi.
Lei torna a casa reggendo i pacchi come fossero una preda. Lui scassina il frigo alla ricerca di una birra.

Verginità e shopping

noemi

Da Corriere.it che anticipa un’imperdibile esclusiva presidenziale di Chi.