La vergogna di Radio Padania

La vergogna non sta nel fatto che questi quattro poveracci, nati inopinatamente in Italia, pensino di vivere in una regione/nazione che non esiste. Ma che da quello Stato che offendono giorno dopo giorno succhino circa 700 mila euro all’anno.

Via @pecalc su Twitter.

Lo stesso

 

Perché Balotelli non mi piace

La frase è: “Bravo, ma insopportabile”. Che spesso si traduce in: “E’ un talento sprecato”. Mario Balotelli è bravo ma insopportabile e via dicendo.
La sua fragilità nervosa rompe spesso la concentrazione di tutta la squadra. E non bastano i suoi gol a fare da collante.
Ho una smodata ammirazione per i grandi solisti, e lui non lo è. Né grande né solista: troppo volubile, troppo debole nelle intenzioni.
Un campione non si può basare solo sulla prestanza fisica, perché quella gli è stata prestata dalla natura. E Balotelli non ci mette niente di suo, a parte qualche gesto di intolleranza.

Ognuno parli di ciò che sa

Il problema di Antonio Cassano non è la frase sugli omosessuali né la sguaiataggine mentale di uno che di mestiere ha sempre tirato calci a un pallone, ma il circo nel quale si esibisce.
Il mondo del calcio si occupa sempre meno di calcio e sempre più di altro. E dire che quel mondo era nato come realtà parallela per distrarsi dal resto, cioè per non pensare ad altro. Invece le nefandezze dalle quali fuggivamo per quei benedetti novanta minuti a settimana (prima si giocava come si andava a messa, una volta ogni sette giorni) ora ce le ritroviamo ogni giorno, dentro e fuori dai campi da gioco, prima e dopo il fischio d’inizio, con o senza scie giudiziarie.
Antonio Cassano è un campione nel suo sport, il che non fa di lui automaticamente un maestro di pensiero. Ha tutti i numeri per parlare di dribbling e falli in area, ma non ha gli strumenti culturali per discettare d’altro. E’ notoriamente un ignorante quindi non gli si può piazzare davanti alla bocca un microfono in eurovisione e farlo rispondere a ruota libera. E’ questo l’errore che si commette nel circo del calcio: far ruggire chi non è tigre, far danzare chi non è ballerino.
Non è la moratoria proposta da Monti la soluzione più idonea per raddrizzare le gambe storte di un mostro miliardario, ma forse un passo (indietro) di prudenza.
Ognuno parli di ciò che sa, il resto è tassativamente vietato. Per contratto.