Nella marea quotidiana di dichiarazioni che si accavallano, stridono, si scontrano, esplodono, evaporano e ricadono al suolo come meteoriti, Berlusconi trova un nuovo termine dispregiativo per inquadrare la razza più odiata, quella dei magistrati: “dipendenti pubblici”, li definisce.
E, in soldoni, blatera che, essendo lui il sommo capo del settore pubblico (nel privato ci ha già privato di ogni speranza), non può tollerare ammutinamenti.
Se qualcuno riuscisse a oliare i suoi ingranaggi cerebrali (magari infilandosi nel lettone che arriva dall’ex Unione Sovietica, complice un travestimento da bionda a pagamento), sarebbe semplice comunicargli che – è vero – si deve pretendere fedeltà da parte dei propri dipendenti, ma con una minima postilla: lui, Berlusconi Silvio nato a Milano il 29 settembre 1936, è il primo dei dipendenti pubblici al nostro servizio.
E a molti di noi non piace la sua condotta.
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Regionali, formazione, costi
La rubrica dei numeri è adesso su I love Sicilia. Ecco uno stralcio di ciò che trovate in edicola questo mese.
Dipendenti regionali della Lombardia: 3.700
Dipendenti regionali della Sicilia: 20.989
Di cui col ruolo di dirigente: 2.089
Che dovrebbero essere ridotti, secondo i parametri ministeriali, a: 237
Costo annuale, in euro, della struttura burocratica regionale per ciascun siciliano, nel 2008: 212
Nel 2007: 194
Variazione di spesa, in euro, per la formazione professionale in Sicilia nel 2008 rispetto all’anno precedente: + 60.000.000
Variazione percentuale del numero dei corsi: -18
Variazione percentuale del numero di iscritti: -30
Costo, in euro, di un corsista al contribuente: 9.391
Numero di corsisti per singolo corso che trovano lavoro: 1,5